Caro Bellegoni,
Hai chiamato in causa Paolino a sproposito, e adesso mi tocca risponderti. Sai bene che l'ANPI di Sarzana ha sempre collaborato, e continuerà a farlo, con istituzioni, sindacati e associazioni democratiche (tra cui la CGIL che è e rimarrà nostro interlocutore primario, a cominciare dal NO alla riforma costituzionale), al di là di chi, momentaneamente, le rappresenta, in quanto ha sempre considerato più importante portare avanti i fini statutari anziché bloccare la propria azione per dissapori e personalismi. E poi le istituzioni e gli aggregati sociali con una grande storia restano, le
meteore passano. Quindi abbiamo agito sempre per affermare valori come Pace, democrazia costituzionale antifascista (perché se non è antifascista, la democrazia non è), giustizia sociale, mai per costruire carriere personali. Qui, chi può dire lo stesso di sé, parli pure degli altri, sennò taccia, che fa più bella figura.
Intendiamoci, c'è stato sempre chi ha provato a usare l'ANPI per il proprio tornaconto, sia quando al timone c'era Paolino, sia dopo, ma non ci sono mai riusciti, e ti spiego subito perché. Tutti gli antifascisti sono sempre stati i benvenuti alle riunioni settimanali del Direttivo, invitati ad esprimere le loro opinioni, a dibattere sull'attualità dell'Italia e del Mondo, ad organizzare le nostre iniziative locali e nazionali. Dopo qualche riunione, visto che non si parlava mai di cariche, delegati, posti da occupare, ma piuttosto di sentieri da pulire, palchi da montare, professori da invitare e manifesti da attaccare, capirai anche tu che la scrematura si realizzava da sé, perché chi voleva impegnarsi nelle iniziative promosse si trovava nel posto giusto, chi aveva altre mire capiva che sull'ANPI di Sarzana non valeva la pena investire. Ciò ha implicato, ieri come oggi, non la chiusura al dialogo e alla collaborazione con le altre realtà (stanno a dimostrarlo i manifesti delle nostre iniziative), nel reciproco rispetto dell'altrui autonomia, ma l'impermeabilizzazione dell'associazione rispetto alle ingerenze partitiche e di altri gruppi. Mi rendo conto che è difficile da capire, per cui ti faccio un esempio: se io faccio parte dell'ANPI e prendo la tessera del tal sindacato o del tal altro partito, poi non vado alle riunioni del sindacato o del partito come Presidente dell'ANPI, ma come semplice associato, e lo stesso mi aspetto da chi ha piacere di collaborare con l'ANPI, altrimenti c'è qualcosa che non va.
Questa dinamica di autonomia ha determinato il risultato di poter contare su un direttivo di sezione coeso, pur essendo formato da persone che arrivano da storie ed esperienze diverse. C'è un'unica banda, all'ANPI di Sarzana, ed è quella che fa riferimento ai Partigiani della Ugo Muccini. Questo è quanto.
Se poi, caro ragazzo, hai tirato in ballo Paolino solo perché pretendevi di essere delegato dall'ANPI di Sarzana al Congresso Provinciale, senza che nessuno ti abbia mai visto a una riunione, allora, fai il favore, la prossima volta pensaci due volte prima di scomodare personaggi più grandi di te.
Saluti,
Piero Guelfi e il Direttivo ANPI Sarzana