Per questo il Comitato Sarzana, che botta!, che con l'Associazione Oltre! e alcuni cittadini della zona ha elaborato una proposta alternativa alla strada dello stadio, prospetta di dare un'unica soluzione ai problemi del traffico sportivo in via Paradiso e al proseguimento della pista ciclabile del Canale Lunense.
Da via Villefranche la pista ciclabile potrebbe salire verso lo stadio, imboccare il percorso disegnato dall'ingegner Galletto nel progetto del Comune, che diventerebbe solo una strada ciclopedonale assai meno costosa. Non servirebbe un muro di 2,50, per precludere la vista delle partite, perché basterebbe una rete metallica e una siepe. Il cancello di accesso potrebbe essere chiuso in occasione di eventi sportivi a pagamento. Attraverso la passerella sul Calcandola, che dal 4 giugno 2014 caldeggiamo, la passeggiata pedonale e ciclabile tra i cipressi potrebbe ridiscendere su viale Alfieri.
La Regione, che ha mostrato interesse al progetto del Comitato Botta, potrebbe essere ben interessata a incrementare l'investimento per non mandare sprecati i denari pubblici finora investiti dalla Provincia nella pista del Canale Lunense. La soluzione che prospettiamo è ecosostenibile, coerente con la destinazione dell'area del PRG, non compromette la salubrità della pista di atletica e del campo di basket. La proposta è volta a valorizzare un angolo suggestivo di Sarzana col filare di cipressi centenari che il Comune avrebbe già dovuto inserire nell'Albo comunale degli alberi monumentali, recependo la legge regionale 12 del 2015 che recita testualmente: "b) i filari e le alberate di particolare pregio paesaggistico, monumentale, storico e culturale".
Le potature molto alte delle chiome (per il passaggio di furgoni) e soprattutto il traffico non tutelano questo prezioso scorcio di Sarzana. Inoltre ci piace sottolineare come la proposta sia coerente con gli indirizzi scaturiti dalla Città delle Idee, che l'Amministrazione Cavarra ha avuto il merito di lanciare e che ora, ci auguriamo, non voglia disattendere proprio nei capitoli della mobilità ecosostenibile, del rispetto della natura e del paesaggio.
Confidiamo che nell'assemblea di sabato mattina ci sia dato ascolto senza chiusure pregiudiziali.