Il consigliere regionale del PD prosegue: "Quindi fatemi capire: il presidente della Giunta ligure preferisce credere all'esponente della sua maggioranza - che visto il polverone che si è creato intorno a lui si è affrettato a smentire tutto quanto – piuttosto che fidarsi della testimonianza di quattro persone, che hanno sentito con le proprie orecchie quella frase indegna? Chissà, forse Toti non ritiene credibili quei genitori offesi da De Paoli perché non la pensano come lui sui diritti civili. E se questo fosse vero sarebbe grave quasi quanto le parole del consigliere leghista.
Senza contare poi che De Paoli, nel maldestro tentativo di difendersi, ha fatto ancora peggio, definendo l'omosessualità un vizio e dicendo che se avesse un figlio omosessuale non ci sarebbe nulla per "guarirlo". Ma guarirlo da cosa? In un partito e in una maggioranza normali basterebbe soltanto quest'ultima uscita – ma forse De Paoli vuole smentire anche questa dichiarazione, aggiungendo un "non" da qualche parte - per avviare la pratica di espulsione".