Forse vorrebbe vivere in una città, o in un Paese, uniformato dove l'unica verità sia la sua, dove le regole valgano solo per gli altri e dove l'amministrazione, e dunque lui stesso, possa plasmarle a suo uso e consumo.
Il caso più eclatante è di qualche mese fa quando il Comune di Sarzana con un atto di arroganza istituzionale, senza aspettare la conclusione, e dunque il bilancio, della Inchiesta Pubblica avviata dalla Regione sul procedimento di VAS per il Piano Spiagge di Marinella, ha ritenuto di dover approvare il progetto del litorale.
Una approvazione arrogante che non solo non ha voluto considerare le opinioni, le osservazioni e le idee dei cittadini ma che ha voluto forzare la mano contro le prescrizioni al progetto che la Regione stessa ha annunciato, sulla VAS, come sostanziose e pesanti.
Un atto deliberato dunque che dimostra, chiaramente, oltre allo scarso rispetto per le regole il chiaro menefreghismo per le opinioni dei cittadini e per le idee diverse non uniformate alla sua.
Questo modo di agire dunque pare più degno di un podestà che non di un sindaco moderno che opera all'interno di una democrazia occidentale.
Oltre a tutto ciò la fretta di approvare il Piano Spiagge ed il fastidio dimostrato per la nostra richiesta di ridefinizione della linea demaniale forniscono, a nostro parere, indicazioni su quali potrebbero essere i reali obiettivi del Sindaco.
Considerato l'Articolo 28 sui Beni del Demanio Marittimo e considerato anche l'evento atmosferico dell'11 Gennaio scorso, non certo il primo e neppure l'ultimo, in cui le onde hanno raggiunto la carreggiata della litoranea, appare evidente come sia proprio la strada stessa ad essere il limite legittimo della linea demaniale entro il quale sono ricompresi tutti i beni di proprietà della comunità.
Per quale ragione, quindi, i balneatori dovrebbero acquistare, con una operazione finanziariamente insostenibile, in tutta fretta, questi terreni che attualmente risultano essere di un privato per una più che probabile anomalia dell'attuale linea demaniale?
È casuale, ci chiediamo, che il proprietario di questi terreni che si vogliono frettolosamente vendere, agitando persino lo spettro di potenziali investitori venuti dalla Cina, sia Marinella SpA, diretta emanazione del Monte dei Paschi di Siena?
Sicuramente sì, non vogliamo dubitare fino a tal punto, ma il nostro obiettivo è preciso ed irremovibile: proteggere i balneatori affinché non acquistino un pezzo di terreno, a cifre esorbitanti, per poi vederselo, magari tra qualche mese, sottratto dal demanio stesso, investendo molto denaro, dunque, in qualcosa che non può essere venduto!
Se fare gli interessi di tutta la collettività significa essere benaltristi noi ne siamo assolutamente fieri e chiederemo, a tal proposito, con forza, che la linea demaniale sia ricontrollate e rideterminata!