Andando con ordine, il consiglio (dopo aver ricevuto in Sala Giunta rappresentanti ambientalisti e lavoratori ENEL per la ben nota questione delle polveri di Fossamastra e aver riproposto de facto il muro-contro-muro tra Salute e Lavoro) non ha sostanzialmente fatto nulla. Delle dieci interpellanze, otto non sono state discusse per assenza dell'Assessore competente (incidente tecnico comunque giustificabile in caso di imprevisti); successivamente il PD ottiene 30 minuti di pausa per confrontarsi su una sua mozione (che poi ritirerà!!) avente ad oggetto la partecipazione e sulle sei mozioni urgenti presentate.
Da qui in poi, cominciano le comiche: la consigliera Cattani interviene annunciando voto contrario del PD alla discussione urgente per tutte le mozioni. Con buona pace dei due documenti in merito allo stoccaggio delle ceneri in Molo Garibaldi, uno a firma Guerri e uno di M5S, che chiedevano il ritiro della determina e un referendum consultivo sul tema; addio anche alla mozione sulla sicurezza dei trasporti in Piazza Verdi di Peserico; liquidata la mozione di Masia a sostegno della legge Cirinnà. E soprattutto, cassata la discussione della mozione urgente presentata in blocco dalle opposizioni in merito all'affaire della scuola di Via Firenze, con buona pace di genitori e docenti interessati presenti tra il pubblico.
A mezzanotte inoltrata, in un'aula oramai semivuota, si è riusciti finalmente a discutere la mozione di Mannucci sul dimensionamento scolastico, bocciata col voto contrario della maggioranza. Tra polemiche varie, ho ritenuto mio dovere, in un intervento sull'ordine dei lavori, far verbalizzare che in quella seduta era andato in scena una "supercazzola prematurata con scappellamento a sinistra".