"Cortese assessore Viale,
la Regione Liguria ha l'obbligo di garantire ai malati terminali un'assistenza dignitosa: quella che ogni Paese civile deve offrire ai suoi cittadini sino all'ultimo giorno di vita. Sono certa che da amministratrice, da politico e da donna lei non possa non condividere questo principio. Morire in modo dignitoso è un diritto fondamentale per gli ammalati e per le loro famiglie che si trovano a vivere il drammatico periodo della malattia e del fine vita a stretto contatto con la persona cara.
Le statistiche conferiscono alla nostra provincia un record drammatico: alla Spezia e provincia nel 2011 si sono verificate 12.288 esenzioni per neoplasie (una ogni 17.8 abitanti) e in alcune aree del territorio i dati evidenziano una situazione peggiore di quella di Taranto: un caso ogni 16.2 abitanti.
Si può ridurre tutto a ragioni di costi senza tenere conto di questi dati? Ma, soprattutto, può la questione economica venire prima di un diritto costituzionale e della dignità dei cittadini? Un hospice con dieci posti letto può costituire sono un timido inizio in questo necessario percorso in difesa della dignità dei malati terminali. A maggior ragione se si considera che alla Spezia esiste una struttura nuova che ospita il Don Gnocchi, disponibile ad accogliere ulteriori posti letto senza che questo costituisca una spesa onerosa da parte della Regione Liguria.
Se la sanità "assorbe" la parte preponderante del bilancio della Liguria, è possibile che non si trovino le risorse per qualche decina di unità di personale? Noi non lo riteniamo comprensibile e tantomeno accettabile e lotteremo accanto ai malati e alle loro famiglie perché il percorso che porta alla fine della vita sia il più sereno possibile. Un principio che viene prima di qualsiasi numero e tabella. L'hospice alla Spezia va realizzato, e in fretta".