"Una scelta spontanea, sentita, - spiegano Alice Salvatore, Francesco Battistini, Marco De Ferrari, Andrea Melis, Gabriele Pisani e Fabio Tosi - per mostrare la nostra solidarietà, attraverso un gesto concreto, a un uomo che ha messo a rischio la propria vita in nome della legalità e della lotta al narcotraffico. Franciosi, per tutti Gianni, è l'uomo che per quattro anni si è infiltrato tra i narcos colombiani come agente di polizia interposto, portando, nel 2008, al sequestro della nave Albatros con a bordo 5.664 chili di cocaina, più altre migliaia di chili in altre operazioni e montagne di orologi. Gli orologi del diavolo, come s'intitola il libro scritto a quattro mani con Federico Ruffo in cui racconta la sua incredibile vicenda.
E, per questa sua scelta, ha pagato e tutt'ora paga un prezzo altissimo e inaccettabile: la sua libertà e la sua vita sono irrimediabilmente compromesse, ma anche il suo lavoro, i sacrifici di anni. Com'è accaduto la notte del 18 settembre scorso, quando un incendio doloso ha mandato in fumo la sua officina a Fiumaretta (Ameglia) con dentro due stampi per costruire imbarcazioni in serie, decine di migliaia di euro di attrezzature, compresi due motori che tre giorni dopo sarebbero stati protagonisti al Salone Nautico di Genova.
Un chiaro tentativo di intimidazione. Ma anche un danno gravissimo per chi, come Franciosi, vive del proprio mestiere di meccanico navale, che gli è valso il soprannome di "mago dell'elica". E che purtroppo non è protetto come meriterebbe, perché il nostro Stato abbandona a se stessi i testimoni di giustizia!
Ma le parole non bastano. Servono azioni concrete. Quella cifra vuole essere un segnale forte di vicinanza a Franciosi da parte delle persone oneste e, al contempo, un sostegno economico per aiutarlo a rimettersi in piedi in un momento così drammatico e difficile della sua vita e della sua famiglia. E, di tutta risposta, Franciosi si è impegnato a rendicontare fino all'ultimo scontrino tutte le spese che sosterrà per le attrezzature grazie alla nostra donazione.
Già a luglio avevamo incontrato Franciosi a Lerici e ci aveva raccontato tutte le sue paure, le sue ansie, confermate drammaticamente dall'attentato di settembre. Mercoledì il MoVimento 5 Stelle è tornato in piazza con lui ad Ameglia per testimoniargli la nostra vicinanza e solidarietà.
Il MoVimento 5 Stelle è vicino a tutti i cittadini e pretende uno Stato che riconosca e premi la responsabilità civica, e combatta, invece, la criminalità organizzata".