"La disastrosa situazione del sito di Pitelli – prosegue Battistini - con ritrovamenti che si susseguono con ciclica puntualità in un'area molto vasta, dimostrano la diffusione e la complessità, nonché la molteplicità, delle fonti inquinanti che vi si trovano. E, ogni giorno di più, appare chiaro il grave errore che è stato compiuto con la declassificazione del sito da nazionale a regionale.
Il tutto è reso ancora più preoccupante dall'inerzia dell'amministrazione comunale spezzina, che non ha mai messo in atto un ordine del giorno del luglio 2014 con il quale si impegnava a monitorare le aree ancora non censite del sito, utilizzando, inizialmente, strumenti non invasivi. Gli stessi strumenti ora utilizzati dalla magistratura!
L'autonomia della magistratura va rispettata, ma non può supplire alle funzioni amministrative delle istituzioni locali e nazionali: Comune, Regione, Provincia, Ministero dell'Ambiente e della Difesa. La Politica non può più permettersi di ignorare Pitelli e la sua gente!
A tal proposito, il gruppo MoVimento 5 stelle in Regione Liguria ha presentato, ad inizio agosto, con primo firmatario Francesco Battistini, una mozione, approvata all'unanimità, nella quale si impegnava la giunta ad avviare, in collaborazione con gli altri enti territorialmente competenti, una serie di azioni volte a:
1) Riavviare il monitoraggio e, quindi, la caratterizzazione dell'area a terra del sito;
2) Riaprire con il Ministero della Difesa e le Autorità Militari territorialmente competenti la questione della caratterizzazione e bonifica delle parti del sito di Pitelli in demanio militare;
3) Riaprire il confronto con il Ministero dell'Ambiente sulla riclassificazione del sito di Pitelli da regionale a nazionale, anche sulla base del nuovo monitoraggio
4) Avviare la predisposizione di un piano tecnico finanziario per rilanciare la bonifica del sito di Pitelli;
5) Costituire, per il controllo di quanto sopra elencato, un Tavolo di confronto permanente tra le istituzioni interessate aperto alla comunità locale.
Anche alla luce dei nuovi ritrovamenti, abbiamo depositato un'interrogazione a risposta immediata all'assessore competente (che sarà discussa domani in consiglio) per verificare se e come la giunta intende rispettare gli impegni presi due mesi fa con il voto favorevole e unanime alla nostra mozione.
Ci attendiamo risposte celeri. La situazione non può restare congelata allo stato attuale, nell'interesse della salute dei cittadini ma anche della immagine del Golfo della Spezia e della sua nuova vocazione turistica da tutti richiamata, ma poi, nei fatti, ignorata da molti. Specie da chi, come il sindaco, dovrebbe amministrare questa città.
È tempo di agire in fretta per tutelare quella che potrebbe essere la nostra migliore risorsa economica: l'Ambiente!" (5 ottobre)