Lo Spezia pareggia per 1-1 in casa contro un Mantova in 10 uomini dalla mezz'ora del primo tempo. Inevitabile l'amaro in bocca per una serie di ragioni, a partire dalla mole di occasioni create, al controllo del gioco per circa 70 minuti e per il voler regalare una vittoria alla ritrovata Curva Ferrovia. Il campionato è ancora lungo e siamo solo al giro di boa di questo cammino, fin qui, da nove in pagella ma D'Angelo ha bisogno al più presto di ritrovare i gol di alcuni suoi attaccanti e di coinvolgere in zona gol le mezzali.
Se da una parte, con il Mantova, la sfortuna e una direzione di gara non lineare l'hanno fatta da padrone, dall'altra non esistono attenuanti per quanto riguarda l'imprecisione sotto porta delle aquile. Lo Spezia, infatti, calcia 26 volte verso la porta nei 90 minuti riuscendo a centrare Festa o i legni (ieri 2, uno per tempo) solamente 5 volte tutte convogliate nell'assalto finale. Pio Esposito a parte, ieri nuovamente in gol ma in offside per questione di millimetri, le altre frecce a disposizione di D'Angelo stanno decisamente deludendo negli ultimi mesi. Colak, Soleri e Di Serio e Falcinelli ieri tutti in campo a caccia del pareggio ma molto imprecisi e frenetici sotto porta. Un gol che sta diventando un'ossessione e che lo è stato fino a ieri per Falcinelli (prima gioia in maglia bianca). I partner di Pio Esposito messi assieme, non contando ieri, sono a digiuno da più di un mese, precisamente dal gol di Colak a Castellamare di Stabia risalente al 10 novembre. Soleri e Di Serio non trovano la via del gol da ottobre. Certo, la produzione di squadra non ne sta risentendo con lo Spezia che ha dalla sua il terzo miglior attacco del campionato con 29 centri ma, la cura D'Angelo deve ora focalizzarsi su di loro.