"E' gravissimo che su una partita così delicata - aggiunge la dirigente sindacale - non si apra alcun confronto con le rappresentanze dei lavoratori, mentre nel frattempo si procede alla scrittura del decreto attuativo, di cui da giorni circolano varie bozze. Non è con la cancellazione del Corpo forestale che si mette in atto una vera riforma delle forze di sicurezza in questo paese, e con il tratto della solita operazione mediatica non si affrontano i nodi concreti a partire dalle sovrapposizioni e duplicazioni di ruoli e di competenze".
"Inoltre - sottolinea Fracassi - l'ipotesi di assorbimento della Forestale nei Carabinieri ha forti criticità anche sul versante costituzionale: la carriera militare, infatti, è scelta e non si può obbligare chi questa scelta non ha fatto"
"La Cgil - conclude la segretaria confederale - sostiene le iniziative che le categorie unitariamente stanno programmando e chiede che si apra subito il confronto con il governo. In caso contrario la nostra organizzazione metterà in campo tutte le iniziative di mobilitazione necessarie, senza escludere lo sciopero. Non è accettabile, infatti, che si cancelli un presidio fondamentale della tutela del territorio e che si mettano in discussione diritti civili ed associativi del personale in un silenzio assordante e senza alcun confronto". (28 settembre