L'iniziativa è nata a Venezia per opera di personalità del mondo dello spettacolo, della cultura e del giornalismo nei giorni in cui, dopo le stragi nel Mediterraneo, abbiamo visto le incredibili scene di profughi in fuga da guerra, fame e miseria, marchiati sulle braccia dalla polizia, respinti alle stazioni ferroviarie, in cammino scalzi sull'autostrada per raggiungere l'Austria equindi la Germania. Con questo semplice gesto collettivo - marciare insieme scalzi – vogliamo esprimere lo sdegno per le indicibili sofferenze inflitte ai profughi e dire con forza da che parte stiamo: con loro.
Perché la Cgil è dalla parte degli uomini scalzi, di coloro che fuggono da guerre e violenze e si scontrano con i nuovi muri, le discriminazioni e i razzismi di tanti stati europei. Facciamo appello al governo italiano e alle istituzioni internazionali affinché si intensifichi l'azione per impedire che prevalga l'orrore e si costituisca una politica europea dell'asilo. (9 settembre)