Si sta cercando di gestire una situazione ormai conclamata di deficit economico (tecnicamente "dissesto" per gli enti pubblici), che ha investito l'ente Provincia, a seguito degli interventi normativi volti al superamento di queste istituzioni; una "azienda" territoriale che contava fino a Gennaio di quest'anno circa 350 dipendenti, di cui una cinquantina precari.
Le nuove norme dicono che questo Ente deve dimagrire di circa il 50% del suo personale, mentre la grave condizione economica nella quale esso si trova ha obbligato l'amministrazione provinciale a portare tale soglia al 60% (oltre 170 persone). Dal 1 Luglio un'ottantina di dipendenti sono stati trasferiti alla Regione Liguria e alle agenzie regionali Arsel e In Liguria. Un gruppo di dipendenti ha potuto beneficiare, per il triennio 2014 - 2016, di un percorso di pre-pensionamento, grazie alle condizioni economiche deficitarie dell'Ente. Per molti altri, che sono stati dichiarati in sovrannumero, in virtù del raggiungimento delle suddette percentuali, il destino è ancora incerto.
L'Amministrazione ci ha informati che il pericolo di vedere di mese in mese una insufficiente disponibilità economica per pagare gli stipendi è superata almeno per il 2015. Ciò grazie alla rinegoziazione dei mutui, la cui dilazione ha consentito di guadagnare un po' di ossigeno finanziario per i prossimi cinque mesi. Il problema è solo rinviato a Gennaio. Ai precari del centro per l'impiego, ad esempio, è stata garantita una proroga contrattuale fino al 31 Dicembre 2015, in modo tale da consentire il loro transito verso l'ente che dovrà acquisire la funzione sui servizi per l'impiego.
Ma è chiaro che, a questo punto, non ci sono in cassa risorse per garantire una serie di servizi come le scuole superiori, parte del TPL, la manutenzione strade e interventi per il dissesto idro geologico. Come sindacato, annunciamo che sarà mobilitazione per la difesa dei posti di lavoro e i servizi e i diritti dei cittadini." (17 luglio)