"L'Amministrazione Comunale di Arcola, "Città per la Pace", ha ritenuto opportuno di portare il suo saluto ufficiale ad una manifestazione di tiro con le pistole (il decimo Trofeo UGI Fun Gun 101 World Championship, tenutosi lo scorso weekend in località Forte di Canarbino, sulle alture arcolane) nel corso del quale è stata presentata la squadra del team Glock, la nota fabbrica armiera, con chiari ritorni pubblicitari per quest'ultima".
Va così all'attacco Alice Salvatore, candidata alla presidenza regionale per il MoVimento Cinque Stelle. "La questione sta suscitando non poco stupore. - spiega - Secondo il Movimento 5 Stelle Liguria il fatto è molto significativo, anche e non solo sul piano valoriale e fa rilevare ancora una volta l'incredibile incoerenza della politica tra i principi ai quali si richiama e le azioni che compie. Arcola è un popoloso comune in provincia di La Spezia retto da una sindachessa del Pd, sostenitrice di Raffaella Paita alle imminenti elezioni regionali e feudo elettorale dell'assessore regionale uscente Enrico Vesco, che pur definendosi di sinistra si è ben guardato dallo sconfessare l'operazione. L'assessore comunale arcolano Gianluca Tinfena, delegato allo sport e comunicazione, ha definito sui media l'evento come una grande occasione per valorizzazione il territorio e di solidarietà, in quanto il ricavato della manifestazione dovrebbe andare ad una associazione di famiglie di bambini malati di tumore. Senza entrare nelle scelte di organizzazioni private ci domandiamo se l'Amministrazione locale di Arcola, ente pubblico che si è sempre proclamato nel tempo paladino della pace tanto da aderire al Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani, abbia smarrito la bussola. Siamo solidali con le famiglie dei bambini malati, ma segnaliamo che la raccolta di fondi per loro è possibile farla quotidianamente con occasioni alternative che consentirebbero di evitare correlazioni positive tra i piccoli che soffrono e le armi, strumenti associati nell'immaginario collettivo più alla morte ed alle guerre che non alla solidarietà. A noi questo appare soprattutto come un evento pubblicitario giustificato da una veste di solidarietà nel quale certamente stona il saluto ufficiale di amministratori di un Comune "pacifista" e il silenzio dei loro vertici".