"L'alluvione è una cosa grave. L'assessore regionale alla protezione civile, Raffaella Paita, oggi candidata presidente per il PD, ha intenzione di ritirare la sua candidatura visto che è indagata per non aver lanciato l'allerta quando avrebbe dovuto?
Oppure intende continuare a percepire 14.500€ al mese per NON fare il suo lavoro e lasciare morire i cittadini per la strada, come presidente inetto e irresponsabile quale certamente sarebbe?". Così Alice Salvatore, candidata alla presidenza regionale per il MoVimento Cinque Stelle.
"La sua candidatura alle Primarie - prosegue - è stata coronata dal torbido e da inchieste giudiziarie: venivano pagati cinesi, stranieri di ogni sorta che nemmeno sapevano bene cosa stessero facendo, per dare un voto fuffa alle primarie più farsa della storia. Ci sono inchieste per infiltrazioni mafiose! Cofferati ha lasciato il PD per questo.
Vogliamo ricordare i contatti del marito della Paita, Luigi Merlo (presidente dell'autorità portuale di Genova) con Gino Mamone, condannato per corruzione "appalti in cambio di escort" e con chiari rapporti con la 'ndrangheta locale come ha dichiarato la DIA (Dipartimento Antimafia). Vogliamo ricordare che la sua candidatura è stata sostenuta dal prestanome di un boss della 'ndrangheta, da Saso lo scajoliano dell'NCD indagato per voto di scambio e da Minasso PDL, ex AN, indagato per associazione a delinquere nell'inchiesta sulla 'ndrangheta Maglio 3.
Gino Mamone in un'intercettazione ride: "faremo venire il cagotto a Burlando!". E la Paita è la sua delfina, di Burlando, indagato per disastro ambientale alla Tirreno Power di Vado Ligure. Chi sono questi signori?
Lo slogan della Paita è "la Liguria va veloce". Ora sappiamo perché: devono scappare dalle procure".