Eppure guardate il dato registrato dalla Regione Liguria nel 2011 nella tabella: 130 pazienti terminali su 709. Dato, peraltro, più alto della media calcolata sul numero totale dichiarato. Se ne deduce che il trend annuale sia, più o meno, il medesimo, ovvero: ultimi per distacco rispetto al resto dei territori liguri che hanno una media del 45,8% rispetto al nostro vergognoso 18,3%.
E sfidiamo chiunque a capire quanto, oggi, si investe in queste cure in base alle cifre dichiarate nell'articolo.
Ma quando la smetteranno di confondere le idee ai cittadini o di tentare di far passare una debacle per una conquista?
Abbiamo denunciato per primi che hanno cancellato il reparto di Oncologia dove prevalentemente trovavano assistenza ospedaliera pazienti terminali impossibilitati all'accesso alle cure palliative domiciliari in assenza di soluzioni compensative o sostitutive. Anzi: lo avevamo preannunciato ancor prima che lo facessero. E oggi che la realtà ci ha dato ragione, e tutti si sono accorti che chiudere un reparto come l' Oncologia senza dare alternative valide ai pazienti ed alle loro famiglie sia stata una scelta scellerata, cercano di difendersi sparando cifre e dati che vorrebbero fossero interpretati come una conquista?
Quando finiscono all'angolo, messi di fronte alla situazione reale ed ai freddi incontestabili dati, si danno da fare per confondere un po' le idee?
Purtroppo, se questa fosse la loro intenzione, la realtà è ben diversa: è quella che subiscono quotidianamente i pazienti oncologici ed i loro famigliari.