«Il Rating, partito come "sperimentazione" nel 2010, si è rivelato in questi cinque anni uno strumento fondamentale, sia per la politica, sia, soprattutto, per le micro e piccole imprese della Liguria – spiega Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – Dal nostro impegno e dalla stretta collaborazione con l'amministrazione regionale, che in alcuni casi si è rivelata particolarmente attiva nei processi di condivisione e intervento sul piano legislativo, abbiamo ottenuto risultati concreti per il mondo della micro e piccola imprenditoria, con l'obiettivo comune di costruire e incentivare insieme lo sviluppo del nostro territorio. Per questo stiamo già lavorando alle proposte per la prossima legislatura, che presenteremo ai futuri candidati con l'obiettivo di una loro condivisione e realizzazione insieme ai risultati finora non raggiunti».
Le proposte di Confartigianato Liguria sottoscritte dalla Regione si sono sviluppate intorno alle necessità delle micro e piccole imprese del territorio: tra le richieste "sotto esame", incentivi e accesso al credito, promozione delle imprese e del territorio, semplificazione e quadro normativo, ma anche istruzione, formazione e lavoro, infrastrutture, trasporti, ambiente ed energia e benessere sociale.
Nel corso di questi cinque anni sono stati raggiunti importanti risultati, segnalati nel Rating: «La nostra prima proposta del 2010 – aggiunge Luca Costi, segretario regionale di Confartigianato Liguria – prevedeva la richiesta di un salto culturale da parte della Regione Liguria, attraverso l'approvazione di una legge che ponesse la microimpresa al centro delle politiche di sviluppo. Ciò è avvenuto e siamo stati la prima regione in Italia. Tra i risultati più recenti, sottolineiamo gli importanti incentivi per le reti e aggregazioni d'impresa e, in occasione della prossima programmazione dei fondi comunitari, le microimprese avranno maggiori risorse a disposizione e misure adeguate alle loro dimensioni».
Sono ancora diverse le richieste in attesa di essere raggiunte. Tra queste, il miglioramento tra le programmazioni e le risorse economiche dei Piani operativi regionali a favore delle imprese e, in campo promozionale, un miglior coordinamento delle politiche di internazionalizzazione e di promozione tra i diversi settori. Per quello che riguarda la semplificazione, restano da completare la riorganizzazione e la dismissione delle società partecipate e le semplificazioni di Agenda Normativa 2014; manca ancora la definizione di un adeguato prezzario regionale delle costruzioni edili ed è ancora difficile per le micro imprese edili accedere agli appalti. Anche in tema formazione e lavoro la distanza tra istruzione e imprese deve ancora essere colmata, puntando sulla formazione in azienda, così come il mancato avvio delle botteghe scuola. Per ciò che riguarda le infrastrutture, restano ancora irrealizzate grandi e piccole opere, così come le aree di sosta intermodali e una piena messa in sicurezza del territorio. Infine, per la sanità si riscontra la necessità di abbassare ulteriormente i tempi di pagamento e di ottimizzare la spesa.
Così come nelle scorse edizioni del Rating, Confartigianato Liguria si è avvalsa dell'esperienza dell'Università di Genova e della società Refe, che hanno valutato gli amministratori regionali sulla base di tre indicatori principali: «Nella parte dedicata alla valutazione degli amministratori – spiegano Luca Gandullia dell'Università di Genova e Valentina Pericoli di Refe – si è tenuto conto del grado di raggiungimento dei risultati durante il mandato, analizzando l'evoluzione dei dati economici, il grado di costruzione e condivisione dei progetti, anche mediante un'attenta analisi della produzione legislativa dei singoli amministratori. Da ultimo Confartigianato ha fornito indicazioni sul rapporto instaurato e sulla partecipazione alle attività dell'associazione. Al termine di questo complesso e articolato percorso si è deciso di considerare solo coloro che hanno terminato il mandato e lo hanno svolto per almeno 24 mesi, suddividendo i nominativi in tre fasce di merito».
Al primo posto sul podio gli assessori Renzo Guccinelli, assessore allo Sviluppo economico e Sergio Rossetti, assessore al Bilancio e alla Formazione. Medaglia d'argento per Angelo Berlangieri (Turismo), Giovanni Boitano (Edilizia), Gabriele Cascino (Urbanistica), Raffaella Paita(Infrastrutture), Lorena Rambaudi (Politiche sociali e Pari opportunità), Matteo Rossi (Sport) edEnrico Vesco (Lavoro e Trasporti). Al terzo gradino Giovanni Barbagallo (Agricoltura) e Claudio Montaldo, assessore alla Salute.
Tra i banchi del consiglio, al primo posto sul podio si posizionano il presidente del consiglio regionale Michele Boffa, Gino Garibaldi, Antonino Oliveri, Matteo Rosso e Sergio Scibilia. Al secondo posto troviamo Roberto Bagnasco, Alessandro Benzi, Francesco Bruzzone, Ezio Chiesa, Raffaella Della Bianca, Marco Limoncini, Marco Melgrati, Antonino Miceli, Luigi Morgillo, Lorenzo Pellerano, Edoardo Rixi, Franco Rocca, Marco Scajola, Aldo Siri e Maurizio Torterolo. Sul terzo gradino del podio: Armando Ezio Capurro, Giacomo Conti, Massimo Donzella, Valter Ferrando, Giancarlo Manti, Rosario Monteleone e Alessio Saso.
Ma quest'anno, accanto alla valutazione di Confartigianato Liguria, il Rating di mandato introduce anche l'autovalutazione della Regione Liguria sul proprio operato in cinque anni di legislatura: l'associazione ha inoltrato al presidente della giunta regionale, agli 11 assessori e ai 32 consiglieri regionali, un questionario con alcune domande sull'attività svolta, sull'operato della Regione Liguria e una scheda per la scelta dell'assessore e del consigliere che meglio hanno lavorato nella presente legislatura. Dalla media delle 27 risposte ottenute, la giunta regionale ottiene come voto 6,3. Chi l'ha promossa le riconosce l'impegno svolto nel lavoro di squadra e l'aver affrontato situazioni di emergenza, nonostante i tagli alle risorse. Chi l'ha bocciata ne sottolinea la poca concretezza delle azioni e le mancanze sui grandi temi di interesse pubblico. Il consiglio riceve 6: buoni voti da chi riconosce un lavoro di sostegno alla giunta, insufficienze da chi lo ritiene poco autonomo, lento e concreto. Confartigianato Liguria è premiata con un 8,4: viene sottolineata l'importanza della continua attività imparziale di stimolo, controllo e informazione verso la politica regionale nell'interesse delle micro e piccole imprese.
Su 27 risposte, l'assessore più votato risulta Raffaella Paita (5 voti), seguita da Claudio Burlando (4), Renzo Guccinelli e Claudio Montaldo (3). Tra i consiglieri prende più voti Antonino Oliveri (6 voti), seguito da Michele Boffa e Antonino Miceli (3 voti), mentre al terzo posto si posizionano Gino Garibaldi e Marco Melgrati (2 voti).
Il Rating integrale a questo link.