Per la prima volta la Cisl è in testa per voti ed eletti nel Comune capoluogo ed e risultata la più votata anche a Sarzana, anche qui per la prima volta nella storia sindacale: Gabriella Crovara è la delegata più votata dell'intero territorio provinciale. A Deiva Marina eletti 4 delegati su 4 posti disponibili.
Negli enti della base navale, con percentuali che doppiano il risultato degli altri sindacati concorrenti (per esempio: CSSN con il 53%; Arsenale con voti oltre il doppio del secondo classificato), la Cisl si conferma il riferimento assoluto dei dipendenti civili. All'Inps raggiunge il 40% dei consensi, all'Inail il 38%. Per voti e numero di delegati Rsu eletti la Cisl ha superato tutti i suoi record di consenso. «E' un grandissimo risultato dei nostri delegati in tutti i comparti della Funzione Pubblica che testimonia e afferma la presenza sempre più importante del nostro sindacato sul territorio. Inoltre premia la competenza e la serietà del nostro lavoro quotidiano per la risoluzione dei tanti problemi che attraversano questo importantissimo settore della nostra economia», ha osservato Antonio Carro, segretario generale Cisl della Spezia. «I lavoratori pubblici hanno premiato la nostra serietà, coerenza e credibilità. Abbiamo candidato persone competenti e affidabili», ha dichiarato Franco Volpi, segretario generale della Cisl FP. «In Cisl tutti hanno accettato di candidarsi perché espressione di una storia fatta di gente perbene, le sigle sindacali che stanno facendo solamente demagogia e parlano solo "alla pancia" delle persone senza concretizzare soluzioni ai problemi sono state severamente punite dal risultato del voto.
Noi, invece, siamo stati scelti e premiati e di questo ne siamo grati».
Il risultato di questo voto sancisce la netta prevalenza del sindacato di Via Taviani nel panorama produttivo dello Spezzino. «Adesso ci impegneremo ancora di più e ancora meglio –ha concluso Volpi- affinché sia affermato il ruolo e la voce delle rappresentanze dei lavoratori, liberamente votate con una affluenza che le competizioni politiche nemmeno osano più sognare!».