Il 9 marzo prossimo, lunedì, alle 21,15 al gazebo del Centro Barontini il Comitato Sarzana, che botta! lancia un'iniziativa rivolta a tutti i cittadini e in particolar modo a coloro che diedero vita e forza al Comitato sei anni fa, a chi ha partecipato alla Città delle Idee e agli abitanti della zona per farsi carico della situazione di degrado che il totale fallimento del Piano ha prodotto nella nostra città e per proporre all'Amministrazione soluzioni percorribili, non faraoniche, che partano dalle esigenze dei cittadini.
Non sarà quindi una celebrazione, tanto meno un "ve l'avevamo detto" o un j'accuse al sindaco Massimo Caleo e al vicesindaco Roberto Bottiglioni, che allora attaccavano a testa bassa il Comitato, visto come un ostacolo allo sviluppo, all'occupazione alle meravigliosi sorti progressive di Sarzana. L'iniziativa, che si articolerà in tre incontri, sarà un guardare avanti nel sentiero dell'urbanistica partecipata, che il Comitato aveva indicato al Comune nelle linee guida per il PUC del 2011 e che l'Amministrazione Cavarra sembra intenzionata a perseguire.
Non a caso l'iniziativa reca un titolo "Piano Botta: ieri, oggi ... E domani?". E ha come sottotitolo Tavolo B, che richiama i tavoli della Città delle Idee. B ovviamente sta per Botta.
Nel corso dell'incontro di lunedì 9 verrà analizzata con i cittadini la situazione presente, quelle che erano le previsioni del Piano, i problemi lasciati aperti (viabilità, sottopasso di via Murello, ottocento parcheggi pubblici in meno, degrado ex mercato, assenza di verde, scheletri dei palazzi incompiuti, cantiere ridotto a discarica) con la proiezioni di immagini e di cartografie. I giovani architetti e ingegneri del Comitato (Roberta Mosti, Guia Valentina Ferrari, Roberto Romeo e Jacopo Conti saranno i relatori/moderatori.
La parola passerà subito ai cittadini e negli incontri successivi saranno esaminate le proposte e la loro fattibilità (anche economica). L'iniziativa sarà presentata venerdì mattina al sindaco Cavarra.
Nelle previsioni dell'Amministrazione Caleo (riportiamo da Sarzana Notizie del 2009) il Piano Botta avrebbe risolto alcuni importanti problemi: rendere più godibile il Centro Storico, realizzare il nuovo centro di interscambio auto-bus-treno-biciclette, assicurare un nuovo accesso alla città dalle Varianti, dare una risposta alle esigenze abitative a canone sociale con 33 nuovi appartamenti, insediare nuove attività commerciali, riqualificare piazza Terzi e piazza Martiri e assicurare "un formidabile rilancio economico-occupazionale del nostro territorio" (testuale). Ora si tratta di ripartire dagli scheletri e dalle macerie facendo i conti col dissesto finanziario del Comune che ha già divorato tutti gli oneri di urbanizzazione.