Ora però ci sembra di capire che alla prima importante occasione, che si presenta (la riorganizazzione di piazza Terzi dopo il fallimento del Piano Botta), si torni alla vecchia prassi dirigista.
Leggiamo nel suo programma per il 2015 che è già stato assegnato l'incarico per lo studio di fattibilità e che successivamente sarà bandito un concorso per la destinazione futura. Ci pare di capire che all'interno di questo bando sia già prevista la costruzione di un nuovo complesso scolastico.
I cittadini saranno informati a progetto fatto, come è sempre accaduto? Le osservazioni sulla illogica collocazione di una scuola per bambini nel posto più inquinato e rumoroso della città sono già state archiviate senza neppure essere discusse? Di fronte a proposte alternative ripeterà come in passato che "il tempo è scaduto"?
Le chiediamo di fermarsi e di aprire su piazza Terzi un confronto con i cittadini coerente con il modello partecipativo dei tavoli della Città delle Idee, per accogliere nuove idee sull'organizzazione di una parte importante del nostro territorio, che comprende tra l'altro un altro immobile (l'ex mercato) che ne testimonia la storia contadina.
L'esito della Città delle Idee con i ricchi contributi che ne sono scaturiti dovrebbero incoraggiarla a provarci. Né può invocare questa volta l'attuazione del suo programma elettorale, perché aveva previsto il completamento del Piano Botta non il suo superamento, tanto meno la costruzione di una scuola in piazza Terzi.
Quindi provi a disegnare questa parte di città con i cittadini come laboratorio per il nuovo PUC. Provi a rottamare il vecchio metodo di fare urbanistica.