Dopo il corteo per le vie del centro, alle 11.30 ci sarà il comizio di Lorenzo Cimino, Segretario CGIL e Nadia Maggiani, segretaria UIL in Piazza Beverini alle 11:30. Lo sciopero indetto da CGIL e UIL è contro le politiche del governo sul lavoro del Job Act e contro la legge di stabilità.
"Il governo continua su una strada che non ha prodotto risultati- dicono Lorenzo Cimino e Nadia Maggiani- nessun contrasto alla crisi, nessun sostegno alla economia reale con un rapido e concreto piano di investimenti. Con il decreto Poletti e con la legge di stabilità il governo pensa di far crescere il Pil. Invece ci sono solo tagli al welfare ed a gli Enti Locali che ricadranno sempre sui cittadini creando più povertà, più precarietà e dunque meno crescita." CGIL e UIL scioperano e scendono in piazza nonostante il Job Act sia stato approvato dal Parlamento.
"Lo sciopero generale del 12 non è un punto di arrivo, ma una tappa importante di una mobilitazione che continuerà se non avremo risposte concrete da questo governo che non vuole neanche parlare con i sindacati- sottolineano Cimino e Maggiani- ci sono ancora mesi di tempo per i decreti attuativi, e noi vogliamo creare le condizioni affinché la legge sia modificata nei suoi aspetti più gravi e odiosi, art 18, demansionamento e controllo a distanza del lavoratore. Siamo anche pronti ad impugnare il job act davanti alla corte europea dei Diritti dell'Uomo."
Secondo CGIL e UIL, da gennaio ad oggi in provincia della Spezia si sono persi 5000 posti di lavoro e con i provvedimenti inclusi nella legge di stabilità da gennaio aumenteranno i problemi: "Ci saranno 40 precari della provincia e una decina di lavoratori della Camera di Commercio a rischio per le riforme-pasticcio di questo governo e nella legge di stabilità non ci sono i soldi per la cassa integrazione; già combattiamo con i ritardi di mesi degli ammortizzatori sociali di realtà come Schiffini o San Marco. Anche per questo invitiamo tutti a scendere in piazza venerdì 12."
Tra le proposte contenute nella piattaforma di CGIL e UIL una riforma realmente universale degli ammortizzatori sociali, la cancellazione delle iniquità contenute nella legge Fornero sulle pensioni, il contrasto del lavoro debole e precario, la tutela de i lavoratori licenziati ingiustamente e senza un vero motivo; e poi una politica che tagli le tasse a lavoratori e pensionati e produca vero contrasto all'evasione, per aprire rapidamente la contrattazione nei settori pubblici, la risoluzione delle molte crisi industriali anche con il rifinanziamento e la generalizzazione dei contratti di solidarietà. Prioritarie, per CGIL e UIL, anche misure di contrasto alle povertà, investimenti in vere politiche attive per il lavoro, lotta alla corruzione, all'evasione, agli sprechi, agli appalti al massimo ribasso e all'economia illegale.
"Vogliamo difendere il ruolo della contrattazione come strumento essenziale per la tutela delle condizioni normative e salariali dei lavoratori- concludono Cimino e Maggiani- e necessario sarà varare al più presto un piano straordinario che metta in sicurezza il territorio dal rischio ambientale promuovendo anche occasioni di lavoro per giovani. Altra priorità, riaffermare l'utilità dei patronati, valorizzando la loro attività di tutela e promozione dei diritti fondamentali, eliminando i tagli previsti dal Governo."