Fin d'ora la invitiamo a presenziare per cogliere il metodo che costantemente le proponiamo come modello di partecipazione e di confronto sulle scelte urbanistiche e che rispondono a quei principi dell'urbanistica partecipata magistralmente esposti dal professor Alberto Magnaghi nella lectio magistralis nell'ambito delle iniziativa di La città che sarà.
I due nuovi progetti nascono dalle indicazioni scaturite dall'incontro pubblico che abbiamo tenuto il 9 luglio scorso al Chiostro di San Francesco per discutere la prima proposta di piazza interamente alberata. In quella sede fu rilevato come una piazza può definirsi tale quando espleta contemporaneamente risponde a esigenze di vivibilità urbana e di occasioni d'incontro e anche di scambi mercantili.
I nuovi progetti elaborati, mantenendo le caratteristiche originali della piazza alberata per rispondere all'esigenza di restituire al luogo una qualità paesaggistica che attualmente difetta e di accrescere una qualità ambientale in risposta ai problemi di inquinamento acustico e atmosferico, di contributo all'impegno della riduzione del CO2 (Patto dei Sindaci), prevedono un ampio spazio interno per lo svolgimento di eventi cittadini e di mercati zonali. I progetti tentano anche di dare risposte a esigenze pubbliche, quali una viabilità più fluida in ingresso e uscita dal parcheggio interrato, il mantenimento della fermata del bus (altrimenti c'è un vuoto di servizio sulla tratta Carrara-La Spezia di circa un chilometro e mezzo). Entrambi mantengono alcuni posti auto pubblici o in superficie o interrati. Viene invece eliminato il dislivello presente nel progetto originale, allo scopo di creare continuità nello spazio pubblico, allargando la disponibilità di superficie per eventi, eliminando i presupposti per una privatizzazione di fatto della parte alta della piazza.