"La cerimonia - prosegue la nota -avverrà alla presenza del Governo Italiano, probabilmente anche del Presidente del Consiglio stesso, e noi vogliamo spiegare perché la CGIL non ci sarà.
Non ci saremo perché riteniamo grave il fatto di mettere in ferie obbligatorie i lavoratori, diretti e indiretti, per far posto a 200 invitati "scelti". Tale scelta è una normale misura di sicurezza richiesta dal Governo, oppure è Fincantieri a temere che Renzi sia contestato da quei lavoratori ai quali sta per cancellare i diritti? Non vogliamo fare i "guastafeste" e sappiamo che ci sarà detto che, mentre Renzi annuncia lavoro e un futuro radioso, i soliti "rompiscatole" della CGIL protestano.
Vogliamo tranquillizzare tutti, non saremo a protestare solo per l'art.18, saremo con i lavoratori precari, licenziati, in cassa integrazione, disoccupati, a dire a questo Governo che togliere diritti non crea lavoro e che per estenderli ai precari, per concedere la maternità a "Marta", non è necessario cancellare lo Statuto dei Lavoratori, non serve "controllare", "demansionare" e "licenziare" "Marco", operaio di Fincantieri.
Saremo a dire all'Europa, che sarà riunita per 3 giorni nella nostra Città, che non lottiamo solo per il 18, ma per l'occupazione e lo sviluppo, contro le ricette dettate dai poteri finanziari, che hanno già prodotto milioni di disoccupati, l'aumento della precarietà e la cancellazione dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori".