"In riferimento alle dichiarazioni di CGIL, CISL e UIL che chiedono l'immediata elezione dei nuovi organi politici della Provincia secondo l'indirizzo della norma Del Rio, mi preme sottolineare che quanto definito dalla suddetta legge è piuttosto chiaro. La legge su Province e città metropolitane indica gennaio 2015 come data di entrata in vigore dei nuovi organi istituzionali". Così ai sindacati il commissario straordinario della Provincia, Marino Fiasella.
"La stessa legge - prosegue - da ai Commissari il potere convocare le elezioni, entro settembre, e gestire insieme ai neo eletti una fase costituente di definizione dello statuto del nuovo ente. Se io, come richiesto dai sindacati, convocassi le elezioni immediatamente non cambierebbe nulla nel panorama politico della Provincia poiché, come detto, il nuovo Presidente entrerebbe a regime a gennaio 2015. Proprio perché condivido inoltre le preoccupazioni dei sindacati che sottolineano l'estrema fragilità della situazione in cui versa, ormai da tempo, la Provincia ritengo opportuno e molto più fruttuoso condividere una strategia comune delle province a livello nazionale. Non è pensabile infatti che ogni Provincia si faccia uno statuto ma è preferibile che si segua, come si sta in queste settimane facendo con UPI, un indirizzo comune che tuteli in primo luogo i diritti dei lavoratori. Ad oggi nessuna Provincia italiana ha eletto i nuovi organi. Stiamo tutti lavorando alla definizione di una cornice normativa comune che ci renda più forti. Ricordo infatti che parallelamente al percorso di attuazione della legge Del Rio, il Governo sembra molto intenzionato a proseguire sulla strada dell'abolizione delle Province. L'attuale normativa pare dunque essere, nella visione del Governo, una semplice fase di transizione in attesa di un riordino che non vedrà più le Province nell'impalcatura istituzionale dello Stato. E' su questo, a mio avvio, che dovremmo fare una riflessione tutti insieme. Il mio è un ruolo di garanzia ed ho il dovere di non fare polemica ma di lavorare portando a termine al meglio il mandato che la legge mi ha conferito. Alle recenti polemiche sulla stampa avrei preferito un incontro con le sigle sindacali per rispondere alle richieste, attraverso un confronto sereno nel rispetto dei ruoli di ognuno. L'auspicio è quello che insieme si possa concorrere davvero a realizzare gli interessi di dipendenti e territorio."