L'idea, avanzata dall'associazione Januaforum in un convegno del novembre 2013, sostenuta dal Viceministro agli Affari Esteri Lapo Pistelli e dall'assessore regionale alla cooperazione Lorena Rambaudi, ha preso corpo nei mesi scorsi con la sottoscrizione del documento "Per una nuova fase dell'impegno internazionale della Liguria", che ha ricevuto ben 37 adesioni: Ong, associazioni culturali, associazioni imprenditoriali, associazioni di immigrati, istituzioni. La Regione Liguria ha riconosciuto questa rete di collaborazione dal basso come "iniziativa di interesse regionale", attraverso apposita delibera. Nella prima riunione sono stati discussi e approvati il documento di lavoro per l'avvio della Rete e il Regolamento per il suo funzionamento. "Dobbiamo abbandonare un'impostazione di lavoro frammentata, non coordinata, di sterile competizione tra piccoli progetti in un quadro di risorse scarse -ha detto il Presidente di Januaforum Giorgio Pagano- e immaginarne un'altra fondata sulla costruzione di una visione comune e di una progettualità condivisa, scegliendo Paesi e obbiettivi prioritari, attivando la collaborazione tra istituzioni, Università, Ong e imprese e ricercando finanziamenti europei, nazionali e regionali, pubblici e privati". La prossima riunione della Rete, che nel frattempo deciderà attraverso una consultazione interna il proprio nome, si terrà mercoledì 16 luglio, con un'iniziativa dedicata al nuovo modello di cooperazione internazionale dell'Italia e al rapporto Italia-Africa, a cui parteciperanno rappresentanti del Ministero degli Affari Esteri e dell'Istituto per gli studi di politica internazionale. In programma, inoltre, seminari sui fondi europei per la cooperazione e per l'internazionalizzazione delle imprese e sulla programmazione della presenza della Liguria a Expo 2015, nonché lo sviluppo dei rapporti con Reti analoghe sorte in varie regioni italiane, Toscana in primis.