Luca Comiti, Antonio Carro, Segretari di Cgil e Cisl della Spezia, e Marco Furletti, coordinatore territoriale Uil Liguria, esprimono forte preoccupazione per la gestione del futuro dell'area ex Enel.
"L'area ex Enel rappresenta una risorsa strategica per il territorio e deve essere al centro di un progetto che punti su industria sostenibile e buona occupazione. La transizione industriale non può tradursi in una mera operazione di facciata: servono scelte che coniughino innovazione, sostenibilità ambientale e creazione di lavoro stabile e di qualità, valorizzando le competenze e le potenzialità del territorio. Prendiamo atto, invece, della volontà di Enel di procedere in autonomia con la volontà di spezzettare l'area senza un disegno industriale organico".
"Chiediamo da mesi con forza - proseguono - l'attivazione di un tavolo di confronto tra tutti gli attori coinvolti che sia utilizzato pienamente come strumento operativo. Chiediamo contestualmente la ripresa del tavolo regionale che non è stato più convocato. Il coinvolgimento delle istituzioni, delle imprese, dei sindacati e delle associazioni è essenziale per delineare un disegno organico e condiviso. È inaccettabile che decisioni di tale portata vengano prese in modo frammentario e senza una visione chiara".
"Il territorio non può permettersi ulteriori ritardi o promesse non mantenute. CGIL, CISL e UIL chiedono alle istituzioni locali e regionali di garantire trasparenza, continuità e coerenza nelle decisioni, e ribadiscono che il futuro dell'area ex Enel deve rappresentare un modello di rilancio per La Spezia, con ricadute positive per l'ambiente, l'economia e l'occupazione", concludono gli esponenti sindacali.