Davvero incredibile vedere il Ministro Santanchè in missione alle 5 Terre, in occasione della prossima apertura della Via dell'Amore, per cercare di sopravvivere politicamente insieme alla giunta regionale ligure, in grave difficoltà dopo le vicissitudini del Presidente e del tutto impreparata ad affrontare il caos determinato dagli aumenti indiscriminati delle tariffe ferroviarie.
Noi siamo consapevoli del significato che la Via dell'Amore assume per gli abitanti e per questo pretendiamo che la politica li rappresenti in modo coerente. Vorremmo che la giunta, prima di sfilare sul territorio, affrontasse la questione posta dalle associazioni e dai comitati delle 5 Terre. Non è plausibile porsi come garanti dell'area e non ascoltare la voce accorata che proviene da tutte le associazioni delle Cinque Terre.
Il momento dell'apertura è invece un'occasione di grande orgoglio per il territorio rivierasco, perchè rappresenta l'impareggiabile memoria storica dell'attività dei suoi antenati. Sono quindi i cittadini di Riomaggiore, Volastra, Groppo e Manarola i veri protagonisti di questo evento ed è giusto che a loro venga riconosciuta la visibilità che meritano.
Le strumentalizzazioni politiche, invece, non servono a niente, soprattutto quelle romane e di quanti cercano di proporsi come mediatori senza aver prodotto alcun atto pubblico sulla revisione delle tariffe.
Un sentito riconoscimento va all'architetto Procaccini del Comune di Riomaggiore, che ha messo a disposizione impegno, intelligenza e capacità per risolvere le complesse controversie logistiche che hanno interessato l'area, realizzando un'opera immensa che consolida un pezzo di storia popolare della Liguria.
Nessuno contesta una passerella su un evento così significativo, ma che a sfilare sia chi ha avuto meriti costanti e visibili.
Nicola Di Benedetto, Sinistra Italiana/AVS
Roberto Centi, LeAli a Spezia/Lista Sansa intervengono sulla prossima apertura della Via dell'Amore: