Venerdì 5 luglio alle ore 21 in Sala Dante alla Spezia, davanti a un numeroso pubblico, si è tenuto un incontro intitolato “La nuova Europa saprà rispondere alle nuove sfide globali?”.
Hanno preso parte all’evento l’Eurodeputato Roberto Vannacci, Gianandrea Gaiani, direttore di Analisi e Difesa, il vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti onorevole Edoardo Rixi, la Senatrice della Lega e presidente della commissione Diritti umani del Senato Stefania Pucciarelli, e Pietro Senaldi, giornalista di Libero, nel ruolo di moderatore.
Pietro Senaldi: Quali sono le sfide globali dell’Europa?
Generale Roberto Vannacci: Una delle principali sfide è il cambiamento climatico, di cui i giovani elettori sono particolarmente preoccupati. Tuttavia, è necessario cambiare l’approccio alla problematica poiché le politiche attuali non hanno ancora fornito risposte tangibili. Inoltre, la sicurezza e la stabilità dell'Europa sono minacciate dal conflitto in Ucraina e la situazione in Medio Oriente, il che ha implicazioni significative per lo sviluppo economico del nostro continente.
Pietro Senaldi: L'Europa non è una potenza militare. Da una prospettiva militare, cosa possiamo fare veramente?
Generale Roberto Vannacci: Il problema di Gaza esiste dal 1946 e non si risolve solo con la forza militare, ma attraverso una prospettiva politico-sociale. Inoltre, la questione dell'immigrazione è cruciale e deve essere regolamentata. Gli stati devono controllare i propri confini, e l'Europa deve essere una comunità di Stati forti e indipendenti, in cui ogni individualità deve essere potenziata al massimo.
Pietro Senaldi: Il centrodestra europeo si sta riorganizzando. Qual è la posizione della Lega e cosa succederà in Europa dopo le elezioni francesi?
Edoardo Rixi: La Lega difende il proprio territorio e la propria identità. Il centrodestra deve proteggere l'Italia, soprattutto considerando la stabilità politica del nostro paese rispetto agli altri paesi europei. Il governo italiano deve influenzare positivamente le dinamiche europee, specialmente in vista della transizione ecologica, poiché le materie prime necessarie non sono in Europa.
Pietro Senaldi: Oggi il centrodestra ha raggiunto la maggioranza in Italia, ma rischia di non esserlo in Europa, poiché la sinistra è unita. Che cosa ne pensa?
Edoardo Rixi: Conoscendo come va la politica, dipenderà dalle elezioni francesi. Il problema della sinistra è che è pronta a scagliarsi anche contro il nostro paese se può guadagnarci qualcosa. Per secoli non siamo stati uniti perché qualcuno ha preferito aprire le porte allo straniero, ma oggi le elezioni europee sono un segnale chiaro. Penso che la Lega si stia muovendo con molta lucidità sulla scacchiera europea: non si può scherzare con il futuro dei nostri figli. Credo che l’Italia oggi abbia una responsabilità diversa e la nostra classe politica debba prenderne atto.
Pietro Senaldi: Se Trump vince le elezioni, quali saranno le conseguenze per l’Europa e Italia?
Giuseppe Gaiani: Gli Stati Uniti sotto Trump si concentreranno sui propri interessi. Non sono preoccupato per questo, ma sulla possibilità che i governanti europei non facciano gli interessi degli europei.
Il nostro continente deve essere in grado di essere indipendente e non contare sulla presenza nordamericana per risolvere i problemi europei.
Pietro Senaldi: Secondo lei, qual è la posizione della Russia nella guerra contro l'Ucraina?
Generale Roberto Vannacci: La Russia percepisce questa guerra come esistenziale e sentono la necessità di ripristinare gli equilibri minati dall'espansione della NATO. Non credo nell’esistenza di una “pace giusta”, che nella storia non è mai esistita, ma quella dei vincitori che impongono le proprie loro regole. L’Europa è una vittima della guerra dal punto di vista economico e bisogna trovare un sistema di negoziazione.
Pietro Senaldi: Qual il futuro della Liguria?
Edoardo Rixi: Non dipende né dal giudice né da Toti, mai dai liguri. Il centrodestra ha ridotto la disoccupazione e aumentato gli investimenti. La sinistra vuole tornare al potere per prendersi i meriti delle opere realizzate o per fermarle. Sarà una campagna elettorale dura e la scelta spetta agli elettori.
Pietro Senaldi: Perché un generale dell'esercito italiano ha scritto un libro?
Generale Roberto Vannacci: Il libro nasce dalla frustrazione per manifestazioni ideologiche assurde come l'ambientalismo estremo, e la volontà di offrire una nuova prospettiva.
Pietro Senaldi: Crede che la Cina invaderà Taiwan e quale sarà la reazione degli Stati Uniti?
Giuseppe Gaiani: È improbabile che la Cina attacchi Taiwan, poiché comporterebbe enormi sacrifici militari. La Cina non ha interesse a invadere Taiwan solo per aumentare le bocche da sfamare.
L'Europa deve concentrarsi sulla minaccia della Russia e Cina unendosi contro di loro.