In merito agli accorpamenti che si sono resi necessari in Liguria, non ultima la provincia della Spezia, sono state spese molte parole: raccolte di firme all’interno delle scuole, manifestazioni pubbliche, petizioni di natura più (o meno) elettorale. Temo che in pochi si siano interrogati sulla finalità di questi processi di riforma: non sempre di profilo economico e punitivo, ma molto spesso di prospettiva organizzativa, in virtù di una popolazione scolastica in netta diminuzione e di una qualità didattica che è richiesta (giustamente) sempre più varia e progettuale. Forse serve ribadirlo: viviamo una società di profondo cambiamento, che ha visto una riduzione della dimensione delle famiglie anche al crescere delle loro capacità di reddito.
Sono state rivendicate (più volte) le mie dimissioni perché non avrei difeso l’indipendenza della “mia scuola” come invece avrebbero fatto i nove sindaci della Val di Vara più alta. Consapevole della altissima statura culturale e personale di chi guida (e ha guidato negli anni) la scuola di Riccò, rivendico invece lo sforzo di aver ricercato, tutelato e scommesso sempre sul benessere dei nostri alunni, non ultimo delle loro famiglie, secondo un principio di realtà e sempre con onestà intellettuale.
Riccò del Golfo di Spezia è comunità avvantaggiata e privilegiata, da sempre, dalla vicinanza con il Capoluogo e con il Golfo. Riccò cresce ed ha sempre retto allo spopolamento in forza di un dialogo urbano e sociale con la città. L’offerta dei servizi sul territorio rispecchia - sempre di più - quelli urbani: non ultimo il passaggio alla fibra super veloce nel mese di giugno 2023. La nostra Comunità non può e non deve trincerarsi dietro le ragioni (anche di sopravvivenza) che spingono i sindaci dell’alta valle, sarebbe ingeneroso nei confronti di colleghi amministratori che lottano ogni giorno contro lo spopolamento e l’abbandono.
Ribadisco che Riccò del Golfo di Spezia continuerà ad avere la sua scuola di eccellenza, ne crescerà di forza, continuerà ad avere gli uffici a disposizione del pubblico, nessuno dovrà “spostarsi”. Nessuno chiude nulla, chi lo dice mente e afferma il falso! Riccò, Beverino e Pignone saranno parte di un sistema scolastico cittadino, come è sempre stato (anche se i poco attenti non sapevano leggerne già i segnali), con una prospettiva di futuro che ci vedrà sempre in prima linea, anche all’interno di una realtà più grande! Continua la strada nella progettazione e nella costruzione di nuove scommesse didattiche e culturali.
Preme spiegare che Riccò del Golfo di Spezia non è in decrescita, così come è in netto sviluppo l’ISA5 alla quale ci uniremo. Preme ribadire che insegnanti e dirigente fanno e hanno fatto un ottimo lavoro, che la gratitudine mia e della popolazione non è in discussione! Però occorre ammettere che la nostra crescita, che oggi conta su una popolazione scolastica di 450 alunni, è tanto lontana alla media nazionale di oltre 900.
Una deroga logistica e sociale per l’Alta Valle, se ben calibrata, aiuterà quelle realtà a non spopolarsi, una deroga a Riccò, con le regole attuali, priverebbe i nostri alunni più giovani di tante opzioni didattiche e di quella modernità alla quale sono e siamo abituati da sempre.
Vorrei interpretare quelle petizioni come un tributo all’ottimo lavoro della dirigenza della scuola, come un riconoscimento culturale e affettivo meritatissimo! Non vorrei pensare che qualcuno possa sentirsi straniero alla Spezia: per me, che sono riccolese per nascita, vita, scelte, non sarebbe credibile!
Concludo ricordando che, nei prossimi anni, la nostra Provincia sarà chiamata ad una più ampia e razionale e propositiva riforma della sua offerta didattica: affinché resti eccellente come anche oggi è! Questo primo passo non impoverirà la nostra Comunità: tutt’altro! Ma nel percorrere un cammino nuovo, ricordiamoci della fortuna ad avere avuto insegnanti, dirigenti, presidi quasi monumentali per passione e cultura!
Loris Figoli
sindaco di Riccò del Golfo
