Un’edizione particolarmente significativa quella presentata stamattina dalla Capitaneria di Porto della Spezia, che mostrando il Calendario 2025, celebra i 160 anni della Guardia Costiera. La presentazione, introdotta dal Comandante di vascello Alberto Battaglini, ha sottolineato l’importanza storica della Capitaneria spezzina, una delle prime in Italia ad essere istituite.
Un tributo alla tradizione marinara ma soprattutto al corpo che opera le attività di salvataggio in mare mettendo a repentaglio la propria incolumità, il cui motto fondante è “non lasciare mai nessuno solo tra le onde”. A fare da sfondo alla presentazione è stato il video racconto delle attività italiane ad opera della Guardia Costiera proiettato durante l’evento che mostra l’impegno quotidiano messo in campo ogni giorno.
Il calendario è un vero e proprio racconto fatto di storie e di un susseguirsi di 12 immagini realizzate dall’artista Leonardo Petrucci. Non solo un omaggio alla tradizione, ma anche un’occasione per riflettere sui risultati raggiunti e raccontare l’attività che quotidianamente svolge la Guardia Costiera.
Effettuare salvataggi, tutelare l’ambiente e preservare le tradizioni marinare che da 160 anni fanno parte della storia italiana sono solo le principali attività della Guardia Costiera, che solo durante il corso di questi 11 mesi ha effettuato 23 interventi di soccorso sanitario; 57 missioni operative SAR; 540 ore di navigazione dedicate alla sicurezza di mare e laghi.
Il corpo della Guardia Costiera, da sempre guidata dal principio fondamentale di non abbandonare mai nessuno in mare, un messaggio che trova riscontro in numerose operazioni di soccorso e interventi, fa particolare riferimento ad un avvenimento relativo alla scorsa settimana, durante il quale nel porto spezzino, il coordinamento SAR ha recuperato e salvato l’ingegnere Alessandro Virdia.
Virdia, caduto in acqua all’interno del porto, e tratto in salvo grazie all’intervento della Guardia Costiera tempestivamente allertata dalla moglie Barbara Piacenzia, ha sfiorato l’ipotermia ed era sotto shock. Inoltre, non riuscendo a collaborare al suo salvataggio, la fase di soccorso è stata ancora più complicata. È lui stresso a raccontarlo, “se non fosse stato per loro non sarei qui a raccontarlo” ha affermato Virdia. Tra i protagonisti di quest’operazione di salvataggio figurano l’equipaggio dell’unità SAR, composto dal comandante, luogotenente Apollonio Cristian, il direttore di macchina Giordano Bucci, e il sottocapo Francesco Mazzariello.
Un’occasione per ricordare anche le altre sfaccettature delle competenze in cui opera il corpo della guardia costiera, ricordando il caso emblematico accaduto nel porto della Spezia che riguarda il sequestro di 20 tonnellate di tonno in scatola proveniente illegalmente da un paese extraeuropeo, a conferma del ruolo che gioca anche nella sicurezza alimentare relativa alla pesca e al mare, nella tutela del Made in Italy e nella lotta al commercio illegale.