"Nel corso della recente presentazione del portale dedicato allo shopping nel centro della Spezia, il sindaco Peracchini ha affermato che il centro storico diventerà 'un centro commerciale a cielo aperto' - ricorda il consigliere comunale Fabio Cenerini, che ribatte - Come fa a dire queste cose dopo aver rovinato il commercio del centro, seguendo le politiche delle giunte precedenti di sinistra?"
"Si sarebbero dovuti fare parcheggi in centro, non in periferia - spiega Cenerini - e si è lasciato che i negozi storici del centro chiudessero e al loro posto aprissero minimarket e negozi etnici. Per non parlare poi degli episodi di criminalità ormai molto frequenti. Tutti questi sono stati motivi di rottura fra me e il Sindaco, perché portava avanti le stesse politiche della sinistra alle quali ho fatto dura opposizione per dieci anni".
Fabio Cenerini fa poi la propria ricostruzione del modo in cui si è arrivati all'ordinanza del divieto dei mezzi fino ad Euro 4 nel centro della Spezia: "Nell’estate 2018 l’assessore preposto propose alla maggioranza il piano del traffico, i consiglieri come me che avevano fatto per anni l’opposizione, riconobbero subito la continuità col piano di Pagano del 2006, scritto dagli uffici, con una visione finto ambientalista e punitiva verso le auto, ma che salvaguardava, sarà un caso…, i centri commerciali, in primis “Le Terrazze”, dove Peracchini avrebbe voluto fare un nuovo parcheggio d’interscambio, che riuscii a bloccare. Il piano urbano del traffico conteneva pure elogi a quelli vecchi fatti dalla sinistra, ai quali io mi ero opposto. Principalmente io e Sauro Manucci, lo rivisitammo completamente, con l’ok della maggioranza. La bozza fu consegnata agli uffici e quando mi fu riconsegnata la pratica, impiegai un’intera domenica di fine luglio al mare per rileggere le centinaia di pagine del PUT PUMS e mi accorsi che era stato rimesso ciò che era stato tolto dal lavoro in accordo della maggioranza, proprio a partire dai divieti per le auto in centro. Preparai degli emendamenti, uno di questi prevedeva il divieto per gli Euro 3 dal 1° gennaio 2021 e per gli Euro 4 dal 1° gennaio 2023".
"Prima del Consiglio Comunale - continua Cenerini - Peracchini mi chiese di ritirare gli emendamenti, cosa che rifiutai. Il Partito Democratico, che oggi attacca il Sindaco Peracchini e l’Assessore Casati, schierandosi dalla parte dei cittadini che protestano, non presentò alcun emendamento, ed era favorevole all’ingresso del divieto dal 1° gennaio 2019, visto che votò CONTRO.
Spiega Cenerini: "Per anni gli uffici si dimenticarono dei provvedimenti, sembra incredibile ma è vero. In una commissione tenuta nell’autunno 2022, una dirigente disse che bisognava prevedere il blocco per le auto più inquinanti e io le feci presente che era già previsto dall’emendamento approvato, quindi diventato parte integrante del PUT PUMS. Da li si è ripartiti, ovviamente i tempi sono ulteriormente slittati e si è arrivati al blocco Euro 4 del 1° gennaio 2024".
"Io - aggiunge Cenerini - votai a favore nel 2018, perché nel frattempo dovevano essere fatti i parcheggi in centro, cosa da sempre voluta e chiesta dal centro destra quando era all’opposizione, ma poi, diventato maggioranza, non se ne fece nulla: niente parcheggio in Piazza del mercato, nemmeno a parlare di quello in Via Colombo, idem per quello della Pinetina. Oggi, quindi, ritendo il provvedimento punitivo soltanto per le fasce più deboli, che non possono cambiare l’auto.
E’ chiaro che il piano va rivisto, in particolare è assurdo che l’ospedale sia all’interno dell’area divieto Euro 4".
