"Il futuro sviluppo dell'area dell'ex centrale a carbone della Spezia continua nel solco della confusione, come ulteriormente certificato oggi dalla Giunta regionale rispondendo a una nostra interrogazione: Enel ha definito non economicamente sostenibile il progetto della centrale di idrogeno, nonostante i 14 milioni del Pnrr. Si tratta di 70 ettari in una posizione strategica per la città, grazie alla vicinanza con le ferrovie e la rete autostradale, di cui a oggi non si conosce il destino nel suo complesso. Assistiamo ormai da anni a un'inaccettabile melina sul futuro dell'area: salvo il proposito di realizzare un piccolo impianto di energia solare, con relativo impianto di stoccaggio con batterie, che porterà pochi benefici anche da un punto di vista occupazionale, l'orizzonte progettuale è insoddisfacente", dichiara il consigliere regionale del M5S Paolo Ugolini.
"Riteniamo - prosegue - che dopo decenni di servitù, la città della Spezia meriti una strategia di sviluppo capace di traguardare un futuro ecosostenibile per l'area da tempo in attesa di una doverosa bonifica. Oggi tutto questo è lontano anni luce ed è inaccettabile che la Regione accetti questo stallo e abdichi al proprio ruolo di soggetto attuatore di un progetto credibile, con buona pace dei cittadini che attendono la bonifica di un'area strategica per lo spezzino e per tutta la Liguria".