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Sanità, il PD: "La Regione scarica le responsabilità sui cittadini"

I Consiglieri Natale e Arboscello sostengono che non sono le mancate disdette ad allungare le liste d'attesa o gli accessi impropri al Pronto soccorso a intasarli.

"Ancora una volta la Giunta Toti e la sua maggioranza scaricano le responsabilità di una sanità che non funziona sui cittadini, per nascondere la loro incapacità di trovare soluzioni. Com'è possibile infatti pensare che le liste d'attesa siano influenzate dalla mancata cancellazione da parte di chi non si presenta? Per fare una mammografia in Asl 5 ci vogliono 428 giorni invece che 10. Quanto possono incidere le mancate disdette? In Asl 4 per una colonscopia 615 giorni; in Asl 1 un'ecografia di controllo alla mammella non è prenotabile; in Asl 2 per una spirometria da effettuare in 10 giorni bisogna aspettarne 100 e in Asl 3 una colonscopia invece che entro 10 giorni è prenotabile in 116, di chi è la colpa? Di chi non si cancella o di una Giunta che pensa alle luminarie o a inaugurare piazze e servizi già presentati almeno tre volte?", affermano il segretario del Partito Democratico ligure Davide Natale e il consigliere regionale PD Roberto Arboscello, commentando la situazione della sanità ligure.

"O come si fa - proseguono - a scaricare la responsabilità dei Pronto soccorso sempre affollati, con le persone costrette in barella per giorni in attesa di un ricovero o di una visita, solo agli accessi impropri? Il problema è che il modello di Sanità di Toti-Gratarola ha completamente distrutto la sanità territoriale e nonostante dopo il Covid si sia più volte sottolineato la sua importanza, la politica regionale va nella direzione opposta e i liguri continuano a non trovare risposte per accedere in tempi ragionevoli alle cure e così si rivolgono all'unica porta aperta h24 della sanità che sono i Pronto soccorso".

"La soluzione al sovraffollamento deve essere una soluzione multifattoriale che prevede una serie di interventi sia in entrata che in uscita. In Emilia Romagna ad esempio  partirà la sperimentazione dei Cau, centri di assistenza urgenza, che sono centri che si affiancano ai Pronto soccorso e fanno da filtro. La Liguria invece attiva i flou point per le feste, una misura spot e insufficiente. Toti, Gratarola e tutta la maggioranza che sostiene la Giunta dovrebbero chiedere scusa a tutti i liguri che non riescono più a curarsi o per esserlo devono stare tre giorni su una barella come è successo recentemente", concludono Natale e Arboscello.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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