"Toti il predatore è arrivato nelle Cinque Terre: sulla rimodulazione delle tariffe Cinque Terre express, nonostante l'allarme lanciato dalle associazioni di categoria e da molte associazioni del territorio, il presidente della Regione è andato avanti senza nessun momento di confronto, di ascolto o tentativo di dialogo.
Le tariffe approvate non rispondono all'esigenza di una necessaria regolamentazione dei flussi turistici e non sono basate su nessuno studio o valutazione tecnico scientifica. La prova della superficialità con cui è stata intrapresa la misura è descritta dalle stesse parole di Toti che, presentandola, ha detto di non aspettarsi un calo dei flussi turistici superiore al 10 per cento.
Questo vuol dire che quanto messo in campo è un modo per far cassa depredando un territorio, a discapito delle manutenzioni necessarie; degli investimenti in agricoltura e nella mobilità sostenibile; e nel sostegno all'imprenditoria diffusa.
I 500mila euro che la Regione dà ai quattro comuni rispetto a quanto incassa è un'elemosina. Toti ha gettato la maschera: non ha alcun interesse a salvaguardare il territorio delle Cinque Terre, ma l'unico obiettivo è quello di avere le risorse necessarie per fare operazioni che avrebbe dovuto fare da tempo, ma con soldi e risorse del bilancio regionale
Le Cinque Terre hanno bisogno di collegamenti più frequenti, ma più controllati nei numeri dei flussi e nella capienza dei convogli. È stato possibile farlo durante il Covid non è chiaro perché non si possa farlo in modo strutturale. Servono stazioni all'avanguardia e sicure e collegamenti con le zone limitrofe della provincia e dell'entroterra ligure.
Quanto approvato oggi rappresenta una ferita che difficilmente sarà rimarginata e metterà in crisi un'organizzazione collaudata e un'imprenditoria che dopo tani anni di difficoltà era riuscita a rilanciarsi".
Davide Natale
Consigliere regionale del Partito Democratico