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Piazza Verdi, già oltre 1000 firme per la petizione anti-Buren

Già più di 1000 le firme raccolte in pochi giorni: vola l'appello su Piazza Verdi "rispettiamo la storia, i diritti costituzionali dei cittadini e le normative di tutela" lanciato da "diversi settori della cittadinanza" e firmato, tra gli altri, dai presidenti nazionali di Legambiente e Italia Nostra, dall'archeologo Salvatore Settis, ex direttore della Scuola Normale Superiore, dagli urbanisti Vezio de Lucia e Ettore M. Mazzola allo storico Tomaso Montanari, dal critico d'arte Arturo Schwarz ai giornalisti Marco Ferrari, Flavia Trivella e Vittorio Emiliani, Presidente del Comitato per la Bellezza, ed a molti altri nomi di esperti, docenti e studiosi di storia, arte e territorio, in tutto 33 primi firmatari tra i quali 10 nati alla Spezia.

Nell'appello (on line all'indirizzo: https://www.change.org/it/petizioni/piazza-verdi-la-spezia-rispettiamo-la-storia-i-diritti-costituzionali-dei-cittadini-e-le-normative-di-tutela-firma-l-appello), tra i vari punti "ci si chiede ancora una volta come sia possibile pensare di stravolgere una piazza centrale di una città, senza coinvolgere i cittadini, cioè i legittimi titolari dei diritti sulla città, calpestando così un diritto sancito dalla nostra Costituzione".
Il progetto Vannetti-Buren viene bocciato senza appello come "intervento che snatura irrimediabilmente l'identità del luogo, cancellandone in modo irreversibile la memoria storica, smantella la piazza esistente inserendo elementi estranei e di qualità architettonica discutibile, al posto delle alberature centrali: portali e pilastri luminosi, vasche squadrate che non si armonizzano con i palazzi circostanti" per realizzare i quali "il Municipio ha ignorato il vincolo monumentale cui la piazza è sottoposta"
«Siamo all'inizio e speriamo arrivino ancora molte adesioni, ma dalle firme arrivate finora emerge forte un dato – dichiara Stefano Sarti, vicepresidente di Legambiente Liguria - oltre il 60% dei firmatari sono spezzini che colgono giustamente questa opportunità per dire la loro su un progetto che non è stato discusso con i cittadini e che, evidentemente, alla gente non piace.»
Molto interessante è la lettura dei commenti che alcuni firmatari hanno lasciato: si va da argomentazioni lunghe e circostanziate al semplice "il progetto è terribile" o "la piazza rappresenta la città e la sua storia". Altri motivano la loro firma con il "rispetto delle leggi, della trasparenza" oppure "perché sono nato a Spezia nel 1938 e i pini c'erano"; e ancora "le risorse si usino per edificare.. non per distruggere" o "perché ci sono cose più urgenti". C'è chi pone il problema dei "costi di manutenzione futuri", o chi denuncia che "dopo lo scempio di piazza Garibaldi e Piazza Cavour è doveroso fermare interventi che odorano più di comitato d'affari che non di arte."

 

Comitato Per Piazza Verdi - Italia Nostra - Legambiente

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