“Abbiamo richiesto unitariamente urgente e specifico incontro sindacale, e ci aspettiamo che a breve Asl 5 ed Alisa ci convochi per fornirci risposte concrete sul futuro della Rsa Mazzini e dei servizi socio assistenziali per persone fragili come anziani e disabili e per le loro famiglie, prestazioni oggi in forte discussione dalle poco rassicuranti notizie che trapelano dalle dichiarazioni rilasciate mezzo stampa”. cosi in una nota la Cisl La Spezia attraverso Antonio Carro (Ast), Mirko Talamone (Fisascat), Franco Volpi (FP) ed Antonio Montani (FNP) sulla situazione della Rsa Mazzini.
“La confusione è molta – prosegue la confederazione di via Taviani – l’Asl 5 dopo avere deliberato a giugno (del. 586 del 29 giugno 2023) la messa a gestione della Rsa Mazzini e del San Nicolò di Levanto, attualmente in regime di proroga della gara ponte affidata a Coopselios, attraverso le dichiarazioni in commissione della Dr.ssa Massei sembra orientata oggi addirittura a demolire la struttura, contrariamente rispetto a ciò che era stato avviato 3 mesi fa, senza tenere pure conto dei gravosi lavori di ristrutturazione pari a 450mila euro sostenuti per riaprire parte della struttura dedicata ai centri diurni ed assistenziali. Le parole di oggi dell‘assessore regionale Gratarola non ci convincono affatto, stiamo perdendo oltre che 72 posti (quelli messi a gara) tra Rsa di mantenimento e post acuti una grande occasione di rilancio del comparto socio assistenziale distrettuale – sul quale pesano si gravi errori gestionali del passato, ma il recupero di posti letto convenzionati presso la struttura “Felicia” non è pieno, visto che la Coopselios stessa lamenta la carenza di ingressi nei numeri recuperati dalla Rsa Mazzini , come pure gli altri 47 nelle varie Rsa non risultano essere a regime".
"Chiediamo dunque chiarezza su una vicenda che ha ormai del paradossale anche a tutela degli operatori che attualmente operano per la Coopselios ma che formalmente rimangono ancora legati al futuro della vecchia struttura Rsa Mazzini, futuro degli addetti legato ad una gara ponte ampiamente scaduta e dai risvolti molto incerti”, conclude la Cisl.