"Siamo fortemente preoccupati, se la notizia appresa dalla stampa trovasse conferma, del fatto che Enel starebbe valutando di rinunciare alla centrale ad idrogeno nell'area di Vallegrande. Chiediamo subito che si attivi il tavolo di confronto", affermano Luca Comiti, Cgil, Antonio Carro, Cisl e Marco Furletti, Uil, Stefano Bettalli, Filctem Cgil, Michele Pollarolo, Flaei Cisl, Salvatore Balestrino, Uiltec Uil.
I sindacalisti continuano: "Ad oggi, l'unica cosa che conosciamo è la volontà di produrre energia solare ed un piccolo impianto di stoccaggio attraverso batterie, con un impatto limitato per estensione ed occupazione. La centrale ad idrogeno rappresenta non solo un impianto di produzione di energia pulita, ma anche volano per sinergie industriali sul territorio".
"Lo diciamo da anni - concludono - l'area di Vallegrande deve rappresentare una grande opportunità di crescita economica ed occupazionale del territorio attraverso industria innovativa e sostenibile, non possiamo certo accontentarci di progetti di piccolo cabotaggio. Chiediamo che al più presto riparta il tavolo di confronto tra Enel, Regione, Comune, Associazioni datoriali e Sindacati, ne va del futuro del nostro territorio".