"Asl5 ha preso talmente alla lettera il cartello "Carcassa di animale in attesa di smaltimento. Non toccare" affisso sul sacco nero contenente un cinghiale morto... da tenersi alla larga anche dal dovere di rimuoverla dal bordo strada, dopo i campionamenti per escludere la peste suina. Nel mentre, è stata trovata un'altra carcassa e anche in questo caso si è scelta la strada del "non toccare"! I cittadini però hanno dovuto sopportare per 15 giorni il fetore emanato dalle carcasse lasciate sotto il sole, con inaccettabili conseguenze igienico-sanitarie essendosi anche formate colonie di insetti. Il tutto, in pieno centro abitato".
Lo denuncia il consigliere regionale del M5S Paolo Ugolini, primo firmatario dell'interrogazione discussa oggi in Aula.
"L'assessore competente ha confermato quanto avvenuto, senza però fornire garanzie a tutela della cittadinanza qualora episodi similari dovessero ripetersi. Ci sembra pacifico che utilizzare spazi pubblici all'aperto accessibili a tutti (con l'aggravante di farlo d'estate) quali "deposito" di carcasse di animali potenzialmente infetti da peste suina africana, sia una scelta senza criteri di tutela della salute pubblica e di contenimento di eventuali epidemie di tale malattia per altri animali selvatici".
"Benché l'assessore abbia assicurato che i sacchi usati sono del tipo impermeabili e disinfettati con "presidi di comprovata efficacia", ciò non toglie che i residenti abbiano dovuto sopportare un disagio durato quasi due settimane. Ci auguriamo che quanto occorso a Valeriano non si ripeta mai più, in qualsiasi stagione, e non solo per una questione igienico-sanitaria ma anche per una di rispetto dei cittadini: dove sta scritto che devono convivere per settimane con dei sacchi neri contenenti carcasse di animali morti abbandonati in strada vicino alle loro abitazioni?", conclude Ugolini.
