Siamo a metà Giugno e registriamo l'ennesimo flop dell'Amministrazione Comunale di Sarzana rispetto alla gestione dei 350 metri di spiaggia libera di Marinella.
Due gare per l'affidamento della gestione - tardivamente varate - sono andate deserte e la stagione balneare è già entrata nel pieno.
Anche quest'anno infatti - e siamo alla metà di giugno - la Destra al governo di Sarzana non è ancora riuscita ad individuare una formula per garantire ai cittadini nella stagione balneare in corso, specie ai meno facoltosi, di andare al mare sulla più ampia spiaggia libera della Liguria, di cui il Comune è responsabile.
La grottesca vicenda ha inizio nel 2019, al primo avvento della Destra a Palazzo.
Quella estate il capogruppo della Lega Iacopi si era dato un gran daffare perché gli ultimi preesistenti chioschi sulla spiaggia libera - dichiarati abusivi dal Tar - fossero rimossi.
Le misteriose ragioni di tanto furente zelo del Leghista divennero note qualche tempo dopo - nel 2020 - allorché cioè una società i cui soci di controllo erano la moglie e dei lontani cugini di Iacopi, si aggiudicò il bando comunale per la gestione proprio di quella spiaggia libera. Quella società fu l'unico soggetto a concorrere a quello strano bando per una gestione per la quale si preventivavano 80.000 euro di spese (salvamento, misure covid, pulizia, servizi igienici etc) senza che fosse previsto neppure un euro di contribuzione pubblica; all'apparenza un bando riservato a facoltosi filantropi.
Partecipò invece la sola società dei parenti di Iacopi, e l'appalto le fu aggiudicato nonostante quest'ultima - anche ad avviso dell'avvocato civico - non ne avesse il principale requisito, che era quello di essere "PROPRIETARI del retrostante retrospiaggia", mentre la società affidataria della spiaggia non lo era, per non averlo mai acquistato.
Come 'compensare' allora l'inevitabile perdita secca della volonterosa società offertasi alla quale la spiaggia libera fu comunque sbalorditivamente affidata e che avrebbe dovuto gestirla con un disavanzo di 80.000 euro?
L'Amministrazione 'Ponzanelli 1' le venne incontro con due mirate omissioni.
La prima fu quella di non intervenire a reprimere una lucrosa attività di campeggio e parcheggio abusivo che la società affidataria della spiaggia esercitò per l'intera stagione nel retrospiaggia di proprietà di Marinella spa (ex Monte dei Paschi) nonostante che la destinazione agricola di quell'area ne impedisse in modo assoluto l'impiego a campeggio/parcheggio come confermò per iscritto (anche in questo caso inascoltato) l'avvocato civico.
L'anno precedente del resto (2018) la stessa Amministrazione Ponzanelli aveva respinto le richieste di utilizzare quell'area a parcheggio formulate da una Cooperativa di balneatori e dalla Pubblica Assistenza di Sarzana. E le aveva respinte proprio sul presupposto che lo strumento urbanistico in vigore non consentiva quell'utilizzo che l'anno dopo la stessa Destra sarzanese consentì invece indisturbata alla predetta società di filantropi garfagnini.
Per tutta la stagione l'Amministrazione risultò sorda ad esposti, articoli di stampa, sconcertati resoconti dei vigili urbani e circostanziate denunce delle opposizioni e di cordate di privati che azionarono persino l'Autorità Giudiziaria (le ultime indiscrezioni parlano di un'indagine ancora in corso).
L'unico, risibile abbozzo di giustificazione comunale di quel macroscopico abuso fu...che la società dei parcheggi e campeggi abusivi e 'compensativi' si sarebbe potuta giovare di un permesso annuale, precario e non rinnovabile, che aveva ottenuto vent'anni prima il Monte dei Paschi! Un obbrobrio giuridico.
Ma la compiacente astensione dall'intervenire sul parcheggio abusivo non parve agli Amministratori sarzanesi un gesto di riconoscenza sufficiente verso i filantropi della spiaggia libera legati al capogruppo leghista, ai quali - per soprammercato - fu consentito anche (sempre per l'intera stagione) di accordarsi con un attiguo noleggiatore di sdraio e di ombrelloni per trasformare parte rilevante della spiaggia libera comunale in uno stabilimento balneare a pagamento, con sdraio ed ombrelloni posizionati il mattino presto e ricavi suddivisi fra le parti.
Alla faccia della natura 'libera' di quella spiaggia.
E anche gli anni seguenti sono proseguiti sulla stessa falsariga: attivazione tardiva, mancanza di idee, soluzioni abborracciate e piene di inconvenienti, servizi scadenti, abusi reiterati, totale indifferenza per le sorti dei fruitori della spiaggia libera.
Oggi l'assessore uscente al Demanio Baroni - fino a ieri ricoperto di elogi - è stato rispedito al mittente mentre ci risulta che il suo successore Ponzanelli avrebbe affermato solennemente che - riguardo alla spiaggia libera di Marinella - bisogna finalmente "fare sul serio".
Ecco. Fare sul serio. Forse il neoassessore intende che in ciò che è stato fatto nei cinque anni precedenti (ritardi, forzature della normativa, mano libera ad interlocutori determinati, clamorose omissioni, imbarazzati silenzi...) di "serio" c'è stato ben poco...
PD Sarzana