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Futuro delle aree militari, Arsenale e Basi blu: le proposte di LeAli a Spezia In evidenza

di Luca Vaccaro - Sabato un confronto con i parlamentari spezzini.

“La Base Navale è un argomento di cui non si discute da troppi anni, in primis è necessario superare le difficoltà di un rapporto tra enti e la Marina Militare a livello locale, che fanno sì che si produca poco e nulla, secondo speriamo che la questione venga portata sul tavolo nazionale per creare un costante tavolo di confronto tra gli esponenti di governo, i parlamentari, lo Stato Maggiore della Marina e della difesa”, afferma il fondatore di LeAli a Spezia Guido Melley.

"Il secondo tema - aggiunge Melley - è quello di chiarire che cosa si vuol fare della base navale, Spezia deve rimanere il polo nazionale delle manutenzioni navali, con dei piani di investimenti che ad oggi latitano, mentre Taranto deve essere polo della logistica".

"La terza questione concerne il ridisegnare le aree militari, condividendo un masterplan che vada a dividerle in necessarie e non. La nostra proposta è quella di far rimanere la Marina Militare alla Spezia ma che si concentrino tutti i siti dentro l’Arsenale, spazio gigantesco, che garantirebbe di liberare aree attualmente in stato di abbandono per creare centri di assistenza di carattere sociale, sanitario o ad esempio foresterie".

Melley avanza una ulteriore proposta: "E' quella del Miglio Blu, dove lato mare ci sono tutti i cantieri mentre lato monte è situata l’ex caserma Gandolfo, collocata in un'area enorme e attualmente abbandonata, nella quale si potrebbe istituire una zona ricettiva con strutture di assistenza e supporto per equipaggi delle barche del settore Yachting accolti nel Miglio Blu".

Infine c’è l’area di Mariperm, che, sottolinea Melley, "conta soltanto 200 addetti ma è gigantesca,, da destinare a centri di R&S e laboratori tecnologici per il comparto dell’industria nautica e per ospitare spazi per il settore delle piccole manutenzioni dell’indotto".

"Nella nostra proposta è specificato che queste aree debbano arrivare prima o poi o in proprietà o in concessione al Comune, firmando, come accaduto anche in altre parti d’Italia, un contratto istituzionale di sviluppo tra Stato,

Governo, Marina ed enti locali. Su tutto ciò incombe l’inconcepibile progetto di Basi Blu che impone la costruzione tre nuove moli per poter ospitare le grandi navi della flotta NATO, ma si tratta di un investimento che non ha ricaduta sulla città, nessun collegamento con le strategie di rilancio della base navale, ma soprattutto pone una pietra tombale su Cadimare e Marola", conclude Melley.

LeAli a Spezia ha organizzato un confronto su questi che si terrà sabato 27 maggio alle 9:30 presso Sun Space, Via Sapri 68: sono stati invitati i parlamentari spezzini Maria Grazia Frijia, Raffaella Paita, Stefania Pucciarelli ed Andrea Orlando.

 

Qui sotto è possibile scaricare il documento con tutte le proposte.

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