Il commissario Fabio Cenerini si è espresso su quanto accaduto nello scorso consiglio comunale: “Di sei punti l’assessore Frascatore non mi ha dato risposta, quindi ho ritenuto opportuno sentire le associazioni, non tanto per emettere condanne ma per approfondire. In particolare vorrei fare riferimento alla Legge regionale 33/2007 articolo 3. Qui viene precisato che l’evento non puó essere ripetibile più di una volta, il mercato era stato fatto nel 2018 e nel 2022, le manifestazioni si sono ripetute due volte nello stesso anno".
"Il Sindaco di Forte dei Marmi ha disconosciuto i consorzi dicendo che sono imitazioni, a seguito di questo ho approfondito il tema scoprendo che di 66 banchi non ce n’era uno di Forte dei Marmi, ovvero con sede legale lì o iscritto alla Camera di Commercio del comune versiliese - conclude Cenerini - Questo è un mercato di cui solo alcuni banchi ogni tanto vanno a Forte dei Marmi, nei dati che mi hanno fornito si parla di 380 euro per partecipare, è una somma rilevante che fa pensare che gli incassi siano effettivamente alti. In ogni caso due date sono in contrasto con la legge regionale e su questo va fatta chiarezza".
Roberto Abruzzese, operatore fisso di Confcommercio, ha illustrato il parere dell’associazione di categoria sull’iniziativa: “Sono qui ad esprimere il profilo dell’associazione sul tema, in occasione delle fiere con il nome Forte dei Marmi abbiamo espresso un parere non favorevole. C’è stato il COVID, l’aumento dei prezzi e la crisi del commercio che alla Spezia si è sentita fortemente.”
Abruzzese prosegue: “Manifestazioni come queste drenano denaro dal territorio verso l’esterno. In Versilia gira un turismo danaroso che fa guadagnare anche la domenica. Mettiamo che domani venisse “la Fiera di Canicattí” quanti verrebbero?
Sicuramente meno persone rispetto a quelle attratte dal nome Forte dei Marmi. Gli acquisti fatti nelle fiere e nei mercati di questo tipo causano, secondo quanto rileviamo, un “buco commerciale” in quanto chi compra un capo o qualcosa di cui ha bisogno poi non compra più.
Le ricadute positive invece rimangono limitate alla zona dei banchi ovvero intorno a Piazza Europa. L’evento risulta quindi fine a se stesso e porta questo “buco commerciale” che si prolunga per circa un mese, ancora di più per le calzature. Infine vorrei sottolineare che il numero di questi banchi è in aumento, abbiamo necessità di ampliare i consumatori non di alimentare questo sistema".
Ha avuto la possibilità di essere ascoltato anche Franci Ferdani che ha parlato per Cna: “Abbiamo già avuto una commissione su questo tema e abbiamo fatto presente la necessità di fare dei controlli affinché partecipi chi è di Forte dei Marmi. Avevamo chiesto al Comune di verificare, ma la situazione non è cambiata. Spero che questa commissione serva a qualcosa.”
Il commissario Andrea Montefiori è a sua volta intervenuto: “Siamo davanti all’assenza dei commissari della Maggioranza, questa vicenda mostra come sia mancato del tutto l’ascolto di chi lavora nell’ambito. La città è diventata un percorso eno-gastronomico e questa è una mancanza di rispetto ulteriore in una situazione complessa.”
Anche il consigliere Frau ha preso la parola: “Il mercato è stato definito dal sindaco di Forte dei Marmi “ingannevole”, concordiamo con il parere negativo che le associazioni di categoria hanno dato su una situazione che potrebbe aggravare la condizione già critica del commercio spezzino.”