Oggi Cgil, Cisl e Uil sono state audite in Commissione regionale sanità. Molte delle criticità espresse dal sindacato confederale, alcune già palesate a Presidente e Assessore alla sanità, sono rimaste irrisolte.
Prima di tutto la questione delle residenze per anziani. A inizio anno la Regione Liguria ha pesantemente modificato con delibera i requisiti organizzativi delle strutture socio sanitarie. La decisione, che non ha coinvolto il sindacato, viene contestata perché non rispetta né i lavoratori del settore né gli utenti, in maggioranza rappresentati da anziani e fragili, che hanno diritto ad un servizio rispondente alle loro necessità e a quelle delle loro famiglie. Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto l’applicazione dei contratti di lavoro nazionali firmati dalle organizzazioni maggiormente rappresentative.
Della delibera si contesta inoltre il declassamento delle prestazioni professionali fino al 30% che penalizza fortemente operatori e utenti. Per contenere i costi e sopperire alla carenza di personale, gli operatori dovrebbero svolgere mansioni per cui non hanno il titolo professionale e relativo riconoscimento economico. Nel frattempo ai lavoratori di questo settore si chiede di lavorare di più e con nuove competenze ma senza rinnovare loro i contratti.
In questo quadro, l’intervento di Regione Liguria su un servizio pubblico ceduto in accreditamento e non fornito direttamente da strutture pubbliche, sembra rispondere solo alle esigenze economiche delle Aziende nella gestione facendo pagare due volte i cittadini, prima con la fiscalità generale per avere i servizi pubblici e poi pagando la quota aumentata del servizio presso l’azienda accreditata.
Cgil, Cisl, Uil Liguria
Spi Cgil, Fnp Cisl, Uil Pensionati Liguria
Fp Cgil, Cisl Fp, Fisascat Cisl e Uil Fpl e UilTucs Liguria