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Franciosi, Terzo Polo: “Partiti in ritardo in queste provinciali per assurda negligenza degli uffici” In evidenza

di Luca Vaccaro - Dopo il controverso episodio in sede di presentazione delle liste, Terzo Polo presenta i suoi candidati alle provinciali

È stata presentata questa mattina, la lista di Terzo Polo che parteciperà alle elezioni provinciali del prossimo 17 gennaio. Prima di dare voce ai candidati, Antonella Franciosi e Federica Pecunia ci hanno tenuto a fare chiarezza sul controverso episodio avvenuto in sede di presentazione lista, che per sei giorni aveva fatto pensare ad una possibile esclusione.

Ecco le parole di Franciosi, membro di Italia Viva: "La vicenda dell’esclusione e riammissione della lista inizia il 27 dicembre quando Federica Pecunia deposita la lista. Siamo i primi a depositare la lista, che verrà informalmente visionata è ritenuta corretta. Il 28 riceviamo conferma di ammissioni, tutto pare regolare e attendiamo solo il 17 gennaio per capire chi ci voterà, ma il 5 di gennaio, tramite una determina ci viene riferita la nostra esclusione motivata da due sottoscrizioni non apposte, senza specificare errori concreti, sottoscrizione annullata perché apposta anche in altra firma.


Il clamoroso arriva ora in quanto avevamo 3 giorni per presentare il ricorso ma il 6 era festa, il 7 gli uffici era chiusi e l’8 era domenica, pertanto eravamo totalmente impossibilitati di avvedere agli atti.
Quando finalmente ci vengono mostrati, apprendiamo anche qui che non c’è atto che dia spiegazione ulteriori, ossia quali fossero motivi e firme escluse.


Depositiamo tempestivamente il ricorso grazie al nostro avvocato, ma l’11 gennaio si costituisce la provincia a difesa dei propri funzionari, producendo un atto a noi mai consegnato in cui due firme avevano indicato il comune di residenza, quindi sbagliare in quanto richiesto il luogo dove viene svolto il ruolo di consigliere. La provincia si difende su motivo mai dichiarato.
Il TAR spiega alla provincia che occorre essere tempestivi nel deliberare se una lista può partecipare o meno, almeno 15 giorni prima coloro che hanno richiesto di partecipare devono sapere se sono esclusi o meno per ragioni di voto e di possibilità di ricorso. Siccome noi abbiamo depositato lista per primi, l’errore poteva essere rimediato.


Chiaramente è avvenuta la compensazione delle spese, non ci è chiaro però perché la provincia e i cittadini debbano pagare spese legali per errore ufficio elettorale.
Noi non siamo in grado di dire cosa c’è dietro ma sembrava di essere dentro ad una favola, con un palazzo dove risuona solamente l’eco delle nostre voci”.

Successivamente è intervenuta Pecunia:”Mai capitato di assistere ad una cosa del genere, non ho mai ricevuto alcuna comunicazione informale.
Il giorno 5 gennaio alle 20.33 mi sarei potuta trovare ovunque senza possibilità di leggere la mail, avrebbero potuto comunicare anche con una telefonata l’arrivo di tale mail, ma non è stato fatto ignorando forma e sostanza. Ciò ha chiaramente comportato una campagna elettorale rallentata per i nostri candidati, ma la nostra voglia è la stessa che ci ha spinto a passare dei giorni di festa a costruire un processo che ci desse ragione, che ci ha portato a lavorare ancora meglio di prima.”

Dopo i chiarimenti sulla questione, sono arrivate le parole di due dei candidati presenti in lista, ossia Massimo Bertoni, capolista e Sindaco di Vezzano e Sara Lucioni, Assessore alla scuola del Comune di Arcola.

Ecco le parole di Bertoni:”Primo pensiero è che noi portiamo con un percorso più breve e difficile non avendo potuto fare campagna elettorale. Ci sentiamo di rappresentare le criticità di questa provincia, vitale nelle nostre politiche sociali, nelle strade e arterie, dove spesso abbiamo situazioni di degrado. La pratica del Biodigestore ad esempio, gestita malissimo dalla provincia senza mai contattare il sindaco del comune di riferimento. Mi auguro che queste elezioni ci diano spazio per per poter rappresentare una voce in un consiglio provinciale”.

Infine le parole di Lucioni:”Rappresento il comune di Arcola, vicenda dell’esclusione ci ha rallentato, ma alla fine abbiamo avuto ragione vincendo il ricorso al TAR, su cui non abbiamo mai avuto dubbi. Poter far parte del consiglio provinciale sarebbe molto importante, dato che i nostri territori hanno tantissime zone che necessiterebbero di avere una voce dentro al consiglio. Tanti i temi di cui parlare, ad esempio la sanità, che deve avere risposte, così come la scuola, la quale avrebbe grande bisogno, dato che le la maggior parte delle attuali strutture sono vecchie e in pessime condizioni.”

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