Curioso il pretesto addotto del Presidente Toti per far fuori la presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre Donatella Bianchi, da sostituire – fa intendere - con Giuseppe Costa, oggi a capo della Costa Endutainment, società che gestisce - rammenta Toti - l'acquario di Genova, il Galata Museo del Mare, la biosfera, il Bigo, l'acquario di Cattolica, l'Acquario di Livorno, I Parchi tematici Oltremare e Aquafan a Riccione e l'Italia in miniatura a Rimini.
Il pretesto sarebbe che la stessa, già presidente del WWF Italia, è oggi candidata del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Lazio e questo getterebbe un'ombra sulla sua candidatura alla presidenza del parco Nazionale delle 5 Terre.
A parte il fatto che, quando ero presidente del Parco Montemarcello – Magra, il Movimento 5 stelle si schierò a difesa dell'Ente che presiedevo quando la Liguria di Toti voleva chiuderlo, senza tuttavia riuscirci grazie alla presa di posizione della Lega e all'indignazione di mezza Italia. E quindi l'appartenenza - o la contiguità - della Bianchi al Movimento 5 stelle, quanto a sensibilità per le aree protette, mi rassicura. Ma quel che è più importante è se la storia professionale dell'uno o dell'altro candidato sia conforme al ruolo che esso ricopre.
E qui abbiamo un già presidente del WWF – organizzazione internazionale indipendente notoriamente schierata a difesa dell'ambiente, ed ottimo presidente in carica e l'Amministratore di una società d'intrattenimento.
Il confronto è interessante perché rivela senza ombra di dubbio la concezione che il Presidente Toti ha delle aree naturali protette: strumenti di attrazione turistica, appunto, piuttosto che mezzi per la conservazione e per il ristabilimento degli equilibri naturali dove sono venuti meno per effetto delle trasformazioni degli uomini.
Sembra una questione da poco, ma ha effetti molto significativi sulle scelte di bilancio e sulla vita di tutti noi. Tornando al parco di Montemarcello Magra che ho presieduto, ad esempio, la Regione di Toti non ha mai messo a disposizione risorse significative per intervenire sulle 43 discariche presenti in alveo o sulla qualità delle acque del fiume o sulla vegetazione in alveo, infatti il progetto presentato a valere sul PNRR di circa 8 mln "manutenzione dei fiumi, gestione biomasse e sicurezza del territorio" è sparito dai finanziamenti, risorse che hanno a che fare con la salute e con la sicurezza delle persone prima che con l'attrattività turistica del territorio la quale, se,mai, è una conseguenza della cura e della manutenzione, non la sua ragione.
Per quanto riguarda le Cinque Terre, poi, di certo non c'è alcun bisogno di Marketing, attività di cui il Dott. Costa è certamente esperto, ma di un'attenzione minuziosa agli equilibri ambientali che possono essere compromessi da un eccesso, non da una carenza, di flussi turistici.
Meglio Donatella Bianchi, dunque, e mi auguro sia così anche per i sindaci del territorio.
Quanto allo spoil system, ossia a quella pratica nata negli Stati Uniti, che consiste nel cambiare i dirigenti delle istituzioni al cambio della classe politica che le governa, non va confusa con la lottizzazione politica che affligge il nostro Paese da 70 anni, e consiste nel sostituire un dirigente adatto al ruolo che ricopre con uno meno adatto, a prescindere dalla storia professionale dello stesso, solo perché contiguo al partito politico dei governanti. E i risultati si vedono.
Pietro Tedeschi
già presidente del parco Montemarcello - Magra-Vara