"Le risposte date in Consiglio regionale dagli assessori Giampedrone e Benveduti per la questione delle bettoline nel Golfo della Spezia hanno evidenziato due aspetti negativi nell'agire di questa maggioranza sulla vicenda: da una parte il tentativo di confondere il progetto di truck loading gnl Italia nel Golfo con il fabbisogno energetico nazionale e dall'altro l'idea che una somma di pareri tecnici possa rappresentare una sorta di automatismo della Regione per formalizzare l'intesa del 18 novembre scorso, senza alcuna responsabilità politica". Questo il duro commento del consigliere regionale spezzino della Lista Sansa, Roberto Centi, al termine della discussione avuta oggi in Consiglio regionale sul tema del trasporto via mare di autocisterne cariche di GNL nel Golfo spezzino.
"Il progetto di truck loading gnl Italia nel Golfo della Spezia non ha niente a che vedere con il fabbisogno energetico nazionale perché è un servizio collaterale destinato all'autotrazione e che può essere realizzato in siti industriali più idonei sotto il profilo della tutela ambientale del territorio e della sicurezza della popolazione – spiega Centi - Qui si parla di un progetto che prevede l'attraversamento del Golfo da parte di ro-ro ferries carichi di autocisterne, tutti i giorni e tutto il giorno, creando grossi problemi di interferenze con l'attività portuale e diportistica, oltreché apprensione da parte dei cittadini spezzini".
"È da folli pensare che il Golfo della Spezia, che è già gravato da innumerevoli servitù, venga gravato ulteriormente da un'altra servitù – rincara il consigliere regionale -. Quando poi si fa riferimento ai pareri tecnici bisognerebbe andare a vedere nel concreto cosa succede ad esempio a Livorno: là il rigassificatore è al largo, off shore, e quando la sola nave gasiera è presente viene interdetta la navigazione a tutte le altre imbarcazioni per 2 miglia dalla prua, con ulteriori altre misure dalle 4 miglia in su. Ricordo che il Golfo della Spezia in quel tratto è largo circa 2 miglia, e se si applicassero gli stessi criteri sarebbe perennemente chiuso".
Tra gli aspetti più controversi della vicenda vi è poi l'individuazione del molo di attracco per le bettoline, che oltre a Calata Malaspina prevede altri possibili siti ubicati nel raggio di un chilometro di distanza. "Non si può sottacere il parere negativo dato quasi all'unanimità dal Consiglio comunale della Spezia – sottolinea Centi - Non voglio credere che il Sindaco e la maggioranza di Spezia si nascondano dietro ad una ambiguità del testo per cui a Calata Malaspina non si può attraccare ma un chilometro più in là sì. Questo sarebbe un grave atto di ipocrisia, un gioco delle tre carte che il territorio non merita".
"C'è poi la questione dei pareri tecnici: è possibile che una somma di pareri tecnici tolga del tutto la responsabilità della politica? - si interroga il consigliere regionale spezzino - Io non voglio vivere in un mondo in cui siamo qua o in Consiglio comunale a Spezia per niente, perché se c'è bisogno solo dei pareri tecnici, tanto vale dotarci di buoni tecnici e fare a meno della democrazia".
"Per sapere cosa succederà in un Golfo già martoriato noi chiediamo quale sia la posizione reale della Regione, perché a metà novembre c'è stato il sì all'intesa, un'intesa che come risulta chiaramente dai pareri citati dei diversi uffici regionali non prende minimamente in considerazione la materia che dovrebbe oggetto fondante dell'accordo: l'energia – conclude Roberto Centi - Da parte mia mi adopererò affinché venga risollevato questo problema e la Regione e il Comune si prendano le loro responsabilità effettive".