Regione Liguria nei giorni scorsi ha deliberato l’intesa per autorizzare la costruzione di un sistema di accumulo di energia elettrica di circa 21 MW nell’area Enel.
La notizia è sicuramente positiva: le tecnologie di stoccaggio a batteria sono fondamentali per sostituire i combustibili fossili con l’energia rinnovabile e avranno un ruolo sempre più centrale per gestire la domanda di elettricità. Viene però da chiedersi quale sia il senso di questa scelta e in quale contesto sia calata.
Fa parte del progetto presentato tempo fa da Enel? Saranno installati pannelli fotovoltaici? Quanti? Di che tipo? E le bonifiche previste?
Manca come sempre una comunicazione chiara e un percorso partecipato.
Bene ha fatto Davide Natale a richiedere la convocazione della commissione ambiente in Regione per chiedere spiegazioni.
Da tempo sosteniamo che debba essere costituito un tavolo partecipato che coinvolga Regione, il Comune della Spezia e quello di Arcola, Enel, i sindacati, le imprese, gli enti di ricerca sul territorio, le associazioni ambientaliste e una rappresentanza della cittadinanza perché si possa discutere sul futuro sostenibile dell’area.
Manca un progetto unitario e questo rischia di vanificare una grande opportunità per il territorio.
Il Partito democratico aveva elaborato a suo tempo un’idea progettuale incentrata sulla ricerca, formazione e produzione di rinnovabili, un’idea che avrebbe potuto trasformare quell’area, il nostro territorio, in un centro innovativo e sostenibile con grandi opportunità lavorative. Un riscatto per i tanti anni di carbone, un futuro diverso per le nuove generazioni
Forum ambiente PD La Spezia
Renata Angelinelli segreteria provinciale PD