Mano a mano che la campagna elettorale prende corpo, abbiamo la conferma che la candidata PD-M5S a sindaco della Spezia, Piera Sommovigo, è espressione di una sinistra radical chic, sostanzialmente contraria al lavoro e alla crescita economica.
Il suo obiettivo principale è il porto.
Sostenere che va migliorata l’organizzazione del lavoro e delle tecnologie significa che imprese e organizzazioni sindacali non farebbero il loro mestiere?
Collocare il tema dei dragaggi insieme ai temi della balneazione, sostenere che il dragaggio deve essere ecologicamente sostenibile significa riaprire una discussione vecchia come l’arca di Noè per mettere in dubbio che si possa fare in sicurezza.
Polemizzare su Facebook sui flussi turistici che usano Spezia solo come porto di sbarco e sui fumi delle navi nulla porta alla discussione sul vero nodo della convivenza tra lavoro e città.
Il tema del turismo e del rapporto crociere e città non può essere liquidato così e l’intervento di Raffaelli non è sufficiente a rimediare.
“Vero DMO” (Sommovigo), “dovevate attivare il DMO” (Grazzini), “no siete indietro occorre un DMC” (Mannucci) anzi “contrordine facciamo il DMS” (Peracchini).
Perché rimanga proficuamente in città la parte dei crocieristi che non effettua escursioni organizzate e sia anche un importante veicolo di promozione della città, non è sufficiente sperare che un turista attento si imbatta nel sito myspezia dove riesce a trovare solo ciò che già conosce.
Ripartiamo da un tavolo che riunisca tutti gli attori, dagli operatori alle organizzazioni di categoria e tutti i territori, Spezia, val di Magra, val di Vara e Riviera e Cinque Terre, ma coinvolga anche la Lunigiana.
Siccome è innegabile che grazie alle crociere alla Spezia il turismo sia cresciuto in maniera esponenziale e non possiamo farne a meno, invece di criticare, occorre spingere l’Autorità di sistema portuale ad accelerare l’elettrificazione delle banchine, dato che, grazie al PNRR, può contare su risorse e procedure accelerate.
Sul Golfo della Spezia si affacciano imprese diverse, dal turismo, al porto, alla coltivazione dei muscoli. Alcune vanno aiutate a crescere altre prima di tutto a sopravvivere.
Nel Golfo devono tutte convivere tra loro e con la città.
Ma Spezia per vivere ha bisogno di lavoro, certo lavoro pulito e sicuro, ma senza manicheismi e senza colpevoli liquidati in boutade di due righe.
Antonella Franciosi
candidata sindaco per Spezia Riformista