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La giornalista Cecilia Sala è stata liberata ed è rientrata in Italia In evidenza

Dal 19 dicembre era detenuta in un carcere in Iran.

Cecilia Sala è stata liberata ed è già in Italia.
Questa mattina, 8 gennaio, intorno alle 11 è arrivata la notizia che la giovane giornalista italiana, detenuta in un carcere iraniano dallo scorso 19 dicembre era stata liberata ed era già in viaggio verso l'Italia. Questo pomeriggio,poco dopo le 16, l'aereo che la ha riportata a casa è atterrato a Ciampino e Cecilia ha finalmente potuto riabbracciare i familiari.

 

Chi è Cecilia Sala
Cecilia Sala è nata a Roma il 26 luglio 1995
Ha iniziato la sua carriera giornalistica collaborando con Vice Italia nel 2015. Successivamente, ha lavorato con Michele Santoro a "Servizio Pubblico" su La7 ed è diventata giornalista professionista1. Ha collaborato con diverse testate, tra cui Vanity Fair, L'Espresso e Rai, e ha lavorato nella redazione di "Otto e Mezzo" su La7.

Podcast e libri
Nel 2020, Cecilia ha realizzato il podcast "Polvere" in collaborazione con Chiara Lalli, che racconta la storia dell'omicidio di Marta Russo. Questo podcast ha ottenuto un grande successo e si è trasformato nel libro "Polvere. Il caso Marta Russo" pubblicato da Mondadori. Nel 2022, ha iniziato a lavorare al podcast "Stories" per Chora Media.

Grande esperienza internazionale
Cecilia ha seguito numerosi eventi internazionali, tra cui la crisi in Venezuela, la caduta di Kabul e la guerra in Ucraina. La sua passione per il giornalismo l'ha portata a viaggiare in diverse zone di conflitto, raccontando storie di grande impatto umano. In Iran era già stata prima del viaggio compiuto a dicembre, che aveva fortemente voluto ed organizzato nei dettagli.

La detenzione in Iran
Il 19 dicembre 2024, Cecilia è stata arrestata a Teheran, in Iran, mentre lavorava a nuove puntate del suo podcast "Stories". È stata detenuta nel carcere di Evin, noto per ospitare dissidenti politici e cittadini stranieri. E' stata liberata oggi, 8 gennaio, dopo 21 giorni di reclusione.

 

LE DICHIARAZIONI DEI POLITICI LIGURI

Il presidente della Regione Liguria Marco Bucci ha scritto: "La notizia della liberazione di Cecilia Sala è per me una grande gioia. Si è conclusa nel migliore dei modi una vicenda che ha unito l'Italia. Il primo pensiero va naturalmente a Cecilia e alla sua famiglia che ha vissuto giorni di angoscia, dimostrando grande coraggio e responsabilità. Sottolineo anche il grande lavoro svolto dalla diplomazia e dalle istituzioni italiane che in breve tempo hanno consentito di giungere alla liberazione della giornalista, dimostrando anche il ritrovato peso del nostro Paese a livello internazionale, anche e soprattutto nelle situazioni più difficili".


Il deputato di Fratelli d'Italia, Maria Grazia Frijia, ha affermato: "La liberazione di Cecilia Sala rappresenta un momento di grande gioia per tutti ed è il risultato della strategia diplomatica del governo Meloni che evidenzia ancora una volta l'efficacia delle istituzioni italiane e la capacità del nostro Paese di affrontare con celerità e professionalità situazioni complesse e delicate come questa. Il suo ritorno è motivo di sollievo non solo per la diretta interessata e la sua famiglia, ma anche per tutta la comunità che sostiene la libertà di stampa e il valore del giornalismo indipendente".


"La notizia che stavamo aspettando, che speravamo di ricevere il prima possibile.
La liberazione di Cecilia Sala è un sollievo e saperla in Italia ci riempie di gioia.
Un ringraziamento al governo, al corpo diplomatico, ai servizi e a chi ha lavorato incessantemente in questi 20 giorni di apprensione e angoscia per questo risultato", scrive su Facebook il Consigliere regionale del PD Davide Natale.


"La liberazione di Cecilia Sala rappresenta un risultato eccezionale. Complimenti a tutto il governo, con un grazie ai ministri più direttamente impegnati, alla nostra diplomazia e alla premier Giorgia Meloni, non solo per aver riportato a casa Cecilia ma anche per le modalità e per i tempi con cui lo hanno fatto". Lo ha detto Ilaria Cavo, deputata di Noi Moderati, intervenendo in Aula alla Camera.
"Da parlamentare, ma anche da giornalista, che ha svolto per tanti anni questa professione, mi sono sentita in questi giorni sempre molto vicina a Cecilia e alla sua famiglia, nella speranza ovviamente di una soluzione che significa affermare il principio di libertà, libertà di stampa e di informazione. Non possiamo che unirci perciò alla gioia della famiglia nel dare il bentornato a casa a Cecilia, perché possa continuare a svolgere con grande serietà, come ha sempre fatto, il suo lavoro. Ho letto in questi giorni che il papà si è detto orgoglioso di lei. Credo che possiamo unirci tutti a queste parole – ha concluso Cavo - dicendoci orgogliosi di Cecilia e del risultato ottenuto dal nostro Paese".

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