Nel Consiglio Comunale di venerdì 28 aprile 2022 una iniziativa di pace, di riflessione, di etica e di umanità è stata strumentalizzata dalla politica ed è diventata divisiva.
All’ordine del giorno la mia “Mozione per la realizzazione ed il posizionamento di una ‘Pietra d’Inciampo’ in memoria di Rino Andreani” un ragazzo di 21 anni deportato nel campo di concentramento di Norimberga dichiarato morto il 10-3-1945, ritrovato sotto un cumulo di cadaveri da un colonello medico e curato in un ospedale psichiatrico militare per più di un anno sino a che a poco a poco ricordò il suo nome. Il Comune di Vezzano Ligure nel frattempo incise il suo nome nella lapide dei caduti, la madre per ricordare il figlio fece stampare dei santini con data di nascita e di morte. Dopo oltre un anno arrivò una lettera dall’ospedale di Merano, era Rino che spiegava la sua malattia e tutto quanto di terribile aveva subito. Tornò a Vezzano con ferite che mai si rimarginarono, riuscì con la forza di volontà a trascinarsi su due bastoni e successivamente in sedia a rotelle, ma non gli mancava mai il sorriso, solo la notte gli incubi tornavano a tormentarlo.
Quello che abbiamo visto venerdì sera nella discussione sulla mia mozione per la pietra d’inciampo è stata l’ennesima riprova di quanto sia pilatesca, inadeguata e fintamente equidistante la maggioranza che amministra Vezzano Ligure. La votazione si è svolta con l’astensione di 10 consiglieri tra cui il Sindaco Massimo Bertoni - Italia Viva (ma prima candidatosi a Sindaco per il PD), Simone Regoli Vice Sindaco e segretario del PD, Nadia Lombardi Assessore alla cultura di Rifondazione Comunista, Ilenia Orlandi, Sabrina Flotta, Roberto Maldini, Daniele Tintori, Cristina Garbini, Jacopo Ruggia Lega, Carlo Tangerini Lega.
E i soli voti a favore di Simone Capri Alternativa per Vezzano ed il mio non sono bastati.
Incomprensibile la convocazione della I^ Commissione Consiliare, prima del Consiglio Comunale, per la discussione della mia mozione e patetiche le pressioni nella stessa per far ritirare la mia mozione.
Assurde le motivazioni in aula disquisendo di regolamenti, di modi e di tempi per motivare la loro astensione, attaccando in modo indegno la mia persona incuranti del ricordo della memoria di tutti i deportati ed in particolare di Rino Andreani al quale questa comunità deve rendere omaggio.
Le buone idee non sono né di destra né di sinistra, amano ripetere, ma poi di fronte alla votazione di una mozione per ricordare un deportato si arriva all’astensione da parte di 10 componenti del Consiglio Comunale di cui 8 della maggioranza e 2 di minoranza. Mai avremmo pensato che dopo 75 anni dall’apertura dei cancelli di Auschwitz si arrivasse a tanto.
E’ inutile poi sfoggino i loro fazzoletti al collo nelle manifestazioni partigiane se poi si astengono di fronte ad una richiesta che è partita dal cuore e non dalla politica.
A questo punto non so se e come sarà posta la Pietra d’Inciampo in ricordo di Rino, ma so che con questa votazione hanno voltato ancora una volta le spalle ad un ricordo doveroso e giusto per un nostro Vezzanese e per tutti i deportati, ha prevalso la speculazione partitica e questo è inaccettabile!
In Italia solo il Comune di Schio in provincia di Vicenza ha bocciato la mozione per il posizionamento di Pietre d’Inciampo, ora si troverà in compagnia del Comune di Vezzano Ligure per la peggiore pagina politica nel ricordo della memoria.
Tiziano Pucci
PortaVoce del MoVimento 5 Stelle del Comune di Vezzano Ligure