"Il vero limite sono le soprintendenze dice Peracchini, l’uomo per cui le colpe sono sempre altrui. Non sono d’accordo. Il vero limite di questa città è solo lui.
Il limite di un Sindaco che pensa poco e ascolta ancor di meno.
E allora si partoriscono progetti astrusi quale il remake di Piazza del mercato, assurdo quanto inutile perché non prevedeva dei miglioramenti reali rispetto all’utilizzo di quell’area, ovvero non contemplava i parcheggi. Pensate che per partorirlo si sono spesi anche molti soldi tra processo partecipativo e progetto vero e proprio!
Si partoriscono mostruosità quali la piazza sospesa che sarebbe dovuta partire da Via Chiodo per arrivare sino alla Revel cancellando anzi deturpando così un area di pregio e rilevanza storica quali i nostri giardini pubblici.
Medesima mostruosità, questa volta intellettuale era quella della pista di skateboard posizionata nell’area del Colombaio che avrebbe distrutto un luogo importante, da valorizzare se mai in ben altro modo.
In tutte le città le piste di skateboard vengono solitamente create in zone già cementificate ma degradate e da recuperare e non già, come anche nel caso della Maggiolina in parchi pubblici di valenza storica.
Quando poi il Sindaco cita il progetto delle casermette imputando alla Soprintendenza il blocco dei lavori raggiunge veramente il kolossal del paradosso.
Si è distrutto un bosco e azzerato dei manufatti militari che si sarebbe potuto recuperare senza alterare neppure troppo il progetto originale, unicamente per cementificare una maxistrada che deviando il traffico da un tratto di Viale San Bartolomeo (quello del Miglio blu che non esiste) lo porterà direttamente nei salotti e nelle camere da letto dei residenti di Pagliari.
Cittadini che da anni, anche senza la maxistrada di Peracchini vivono in un luogo tra i più insalubri della città vista la sommatoria di fattori inquinanti che li si addensano..
Il borgo aveva raggiunto con la precedente amministrazione un compromesso che pare mettesse tutti d’accordo sino a che il nostro attuale Sindaco non ha deciso di stravolgerlo e modificarlo in senso peggiorativo.
Dunque Peracchini pianga e recrimini verso se stesso se davvero vuole trovare un colpevole dei molti ritardi accumulati in corso d’opera.
Per questi e molti altri motivi dunque caro Sindaco dire che “la Soprintendenza è il male di ogni città del nostro Paese” è qualcosa di una gravità vergognosa.
I Sindaci incapaci se mai lo sono.I Sindaci che non sanno anzi avvalersi della competenza delle Soprintendenze per valorizzare i gioielli del proprio territorio e che tentano invece spesso di aggirarle pianificando nei loro progetti sistematiche distruzioni di beni storici e paesaggistici. Come si sta compiendo da anni in Via San Francesco di Gaggiola dove dopo aver depauperato e brutalmente abbattuto il patrimonio arboreo ora si tira a demolirne anche le strutture storiche. Per esempio il sottopasso della vecchia linea ferroviaria sacrificato per cementificare un mini parcheggio da una decina di posti, utili solo a soddisfare le esigenze di qualche “condomino particolare” che sicuramente voterà e farà votare il nostro Sindaco. Una vergogna che sta passando di bocca in bocca".
Massimo Baldino Caratozzolo (consigliere comunale Gruppo misto)