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Aurelia-bis, Peracchini: "Dobbiamo recuperare il tempo perso" In evidenza

Secondo il Presidente dela Provincia della Spezia bisogna semplificare gli iter burocratici.

 

Il presidente della Provincia della Spezia, Pierluigi Peracchini, oggi ha partecipato, a Savona, alla presentazione del piano dell'aurelia bis riguardante tutta la Liguria.

All’incontro sono interventi il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, l’assessore alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone, il commissario straordinario Matteo Castiglioni, il Presidente Provincia di Savona Pierangelo Olivieri, il sindaco della Città Metropolitana di Genova Marco Bucci, il presidente della Provincia di Imperia Claudio Scajola, il sindaco di Savona Marco Russo, il presidente dell’Unione industriali della Provincia di Savona Angelo Berlangeri.

“Quella di oggi è stata un’occasione importante per parlare di questioni concrete e di problemi che vanno affrontati e risolti. Nel nostro caso l’opera che riguarda Spezia è stata pensava e progettata negli anni novanta, quando vi era un mondo ben diverso da oggi, sia dal punto di vista sociale che economico. Adesso, nella migliore delle ipotesi, riusciremo a completare quest’opere dopo quarant’anni da quando è inizia, ma con una condizione di bisogno ben differente da allora", ha chiarito il Presidente Pierluigi Peracchini.

"Dobbiamo recuperare il tempo perduto, ma questa situazione, quello che è avvenuto, ci deve far riflettere ed essere da stimolo per evitare di ricadere nella stessa condizione di stallo - ha proseguito - Servono riforme fondamentali se vogliamo cercare di essere pronti alle sfide ed alle necessità del mondo attuale. L’esperienza deve essere utile per garantire che nel futuro vi siano processi amministrativi adatti ad attuare opere pubbliche infrastrutturali in tempi ragionevoli. Ad esempio facendo in modo che non vi sia la possibilità che ogni ente abbia, in una frammentazione di competenze, la necessità di avere una valutazione o possa apporre un vincolo. Altrimenti è impossibile far partire opere un modo snello e funzionale con tempi certi".

Ha evidenziato Peracchini: "Serve snellire e semplificare gli iter burocratici. L’esempio lo abbiamo oggi con quest’opera. Dal punto di vista tecnico ora dobbiamo capire cosa modificare e riprogettare. Si tratta di progetti che erano stati sviluppati per un’Italia diversa da oggi, con una sola forte vocazione industriale, adesso il Paese è cambiato. Lo stesso riguarda le normative, era stato infatti scelto un percorso che era compatibile con le norme di allora e che oggi non è più attuabile. Per questo deve essere rivisto completamente il metodo”.

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